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A Genova, sistema sanitario e scuola alleate contro dipendenze e scorretti stili di vita degli adolescenti

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Inizia oggi a Genova l’edizione 2025 del progetto “Asl3 incontra la scuola”, a cura del Dipartimento Educazione a corretti stili di vita e programmi di comunità. Come riportato dal quotidiano La Repubblica, si tratta di un programma di prevenzione delle dipendenze particolarmente riferito alle scuole secondarie di primo e secondo grado, che Il Sistema Sanitario Regione Liguria già da qualche anno ha avviato.

L’obiettivo dei cinque incontri, che si terranno a Palazzo Ducale da gennaio a maggio, è dichiarato sul sito della Asl 3 di Genova: affrontare con un linguaggio semplice, ma fondato rigorosamente sulle evidenze scientifiche, numerosi temi di interesse dei ragazzi, fra cui alimentazione non equilibrata, uso di alcolici e sostanze stupefacenti, carenza di movimento e di sonno, uso improprio dei social e incapacità di discriminare fra ciò che è vero e ciò che è falso, bullismo e cyberbullismo, incidentalità e aggressività.

Membri di varie associazioni, esperti e testimonial si alterneranno per spiegare ai ragazzi i benefici che si traggono da un corretto stile di vita, al riparo da tutti i comportamenti sbagliati che possano deteriorare la vita di un adolescente: da un’alimentazione malsana a un uso sconsiderato di smartphone e social, fino a d arrivare alle dipendenze più gravi, alcol e droghe.

Proprio alle dipendenze è dedicato uno dei capitoli più interessanti del manuale operativo “Educazione a corretti stili di vita”, messo a punto dalla Regione Liguria, la Asl 3 e l’Ufficio Scolastico Regionale e indirizzato a tutti gli insegnanti e ai loro allievi. In particolar modo, nel passaggio dedicato alle cosiddette “new addictions” vengono esaminate tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di sostanze chimiche. Queste si manifestano in aree diverse, ad esempio la cyber pornografia, il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo o addirittura il trading on-line. Attività che per alcuni giovanipossono assumere caratteristiche patologiche fino a provocare gravissime conseguenze.

Si cercherà, dunque di far comprendere ai giovani che Internet non è solamente un utile strumento di comunicazione, ma che può essere definito in un’infinità di modi a seconda del particolare significato che riveste per ciascun individuo: può semplicemente essere uno strumento di lavoro, di svago, di socializzazione, ma può anche assumere il valore di un mondo parallelo o alternativo a quello reale (social, giochi di ruolo), nel quale il soggetto può sperimentare diverse e nuove forme di comunicazione o relazione che spesso nascondono le difficoltà personali, amplificandole poi con il ritorno al mondo reale.

Nei confronti dei nostri giovani – scrive il direttore dell’USR Liguria nell’introduzione al manuale –  abbiamo una responsabilità ed una sfida educativa urgenti ed indilazionabili, che ci sollecitano a rendere consapevoli i nostri ragazzi dei rischi connessi con comportamenti pericolosi per la salute. Il manuale rappresenta  un percorso di conoscenza partecipata, che punta all’acquisizione di numerose competenze, anche di tipo emotivo, e alla definizione di quelle “buone pratiche” così utili per apprendere atteggiamenti e modi di comportarsi i più sani possibile, evidenziando quelle che purtroppo possono diventare mode davvero pericolose.