In Piemonte si starebbe predisponendo un “modello Piemonte” per integrare le misure previste dal governo relativamente al rientro a scuola, in tempi di covid19, previsto per il 14 settembre, senza possibilità dunque, per via del Referendum, di farlo slittare al 24.
Oltre alla misurazione della temperatura agli studenti, la Regione starebbe provvedendo ad eseguire tamponi il cui esito dovrebbe pure avere una corsia preferenziale.
La Regione, oltre ad avere stanziato fondi necessari per attrezzare tutte le scuole di termoscanner, sarebbe pure intenzionata, pubblica La Stampa, a imporre alle famiglie di esibire la certificazione della negatività al contagio: “Se le cose non cambieranno, è probabile che arrivi un’ordinanza tale da prevedere la certificazione da parte delle famiglie sull’avvenuta rilevazione e contestualmente controlli a campione sugli studenti per avere il polso della situazione in tempo reale. Proposito in linea con le preoccupazioni che stanno emergendo nel corpo docenti, convinti della necessità di un controllo superiore”.
Dunque, oltre al tampone per verificare casi sospetti, il Piemonte si starebbe pure pensando ad una ordinanza che obblighi le famiglie a certificare lo stato di salute del figlio. In un secondo momento a scuola verrebbero fatti degli accertamenti a campione, di modo che gli uffici sanitari possano avere, in tempo reale, una mappa precisa della situazione per ciascuna scuola.
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