Sembra di stare in una “eterna” campagna elettorale. In questi mesi si sono fatte tante promesse per rilanciare l’istruzione.
Si è parlato tanto di cambiamento, di politica di rinnovamento a partire proprio dalla scuola, dalla scarsa considerazione dei docente, dalla scarsa retribuzione degli stessi, dalle aggressioni subite, al sostegno mancato da parte delle istituzioni.
Il Ministro Bussetti ha dettato le linee programmatiche del suo dicastero: un elenco corposo di tanti provvedimenti da adottare, di tanti proclami, che devono, nei prossimi mesi, essere tradotti nella realtà. Per ora tanti e solo proclami e di proclami la scuola sta morendo.
Qui ci vogliono i fatti reali, concreti, fattibili, perché si sta giocando troppo sulla pelle degli insegnanti, si sta ulteriormente sminuendo la loro considerazione sociale.
L’apertura del nuovo anno scolastico è alle porte e sono infiniti i gravosi problemi che attanagliano il mondo della scuola: il precariato, le scuole senza Dirigenti Scolastici, affidati a reggenze, l’edilizia, la sicurezza scolastica, le classi pollaio, il rispetto dei docenti, il bullismo e cyberbullismo, la questione dei diplomati magistrali, i concorsi da espletare e così via.
Tutte cose a tappetto da affrontare che per ora sono solo proclami abbarbicati alle classiche espressioni del “vedremo”, “faremo”, “adotteremo”.
Una cosa è certa: a scuola di proclami si muore…
Mario Bocola
In Sicilia si studierà il dialetto a scuola, grazie a un finanziamento di oltre 400 mila…
La maturità 2024 si avvicina: il 19 giugno verrà proposta agli studenti la prima prova…
Sono 51.753 i posti disponibili per i percorsi delle istituzioni universitarie e AFAM di formazione iniziale e…
In materia di diritto alla protezione dei dati personali e del diritto alla riservatezza sancito…
In questi giorni i social sono invasi dai testi delle nuove canzoni della popstar statunitense…
Buongiorno, ho letto con interesse l'articolo in cui alcuni studenti e professori esprimono il loro…