Anche domenica scorsa ho dovuto assistere, mio malgrado, a spiacevoli episodi che si ripetono nei parcheggi vicini alla spiaggia. Sono gli stessi fatti che si vedono in prossimità dei cimiteri, dei supermercati , dei cinema e al centro città.
Centinaia di uomini di colore pretendono di gestire traffico e spazi al fine di ottenere dei soldi che pretendono. Forse nulla di nuovo. Il fatto è che nella foga del loro agire finiscono per innervosire e far commettere delle irregolarità. Inoltre questi nostri fratelli stanno diventando sempre più arroganti e della nostra lingua hanno appreso i termini più scurrili che usano quando ritengono di essere contrastati nel loro agire.
Forse anch’io mi comporterei allo stesso modo se mi trovassi in tali condizioni di necessità e di indigenza. Intendo dire che il problema nasce da diversi fattori, fra i quali le inadempienze delle autorità. Siffatta accoglienza e il buonismo falsamente caritatevole danno frutti marci.
Inoltre, sarebbe consentito ad una nostra connazionale di stare buttata per terra, sotto il sole, con una creatura in fasce? Sicuramente interverrebbero servizi sociali, autorità di pubblica sicurezza ed altri. Se di accoglienza si deve parlare facciamolo nel rispetto della dignità della persona. Forse le suore vincenziane di una volta gestirebbero meglio queste faccende e il governo nazionale e le amministrazioni locali avrebbero qualcosa da apprendere da loro. E anche le scuole potrebbero essere coinvolte.
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