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Agosto 2014: gli albori della riforma della scuola

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Il 26 agosto del 2014 su Repubblica.it si scrivevano i punti principali della riforma della scuola, quella che un anno dopo sarebbe diventata la 107/15.

Nel 2014 i punti principali della riforma della scuola venivano sintetizzati nel modo seguente:

Nuove assunzioni per sostituire gli insegnanti (4 su 10) che vanno in pensione tra 2017 e 2022
600 nuovi presidi a breve
Nuovo concorsone nel 2015

Scatti di anzianità ridimensionati
Formazione permanente obbligatoria
Incentivi ai docenti che su base volontaria offrono disponibilità oraria e dimostrano attitudini

Banca delle ore dell’autonomia gestita dal dirigente scolastico
Una quota di insegnanti assegnati a un certo numero di scuole del territorio (nasce l’organico di rete e funzionale)
Abilitazione dopo laurea magistrale (3+2) e un anno di tirocinio in classe Destinate a sparire le graduatorie di istituto (467mila iscritti)

Abilitazione dopo laurea magistrale (3+2) e un anno di tirocinio in classe
Destinate a sparire le graduatorie di istituto (467mila iscritti)

Dotazione di un miliardo per stipendi e premi
Sponsor privati per laboratori negli istituti tecnici
Più fondi alle scuole dell’infanzia
Rafforzamento delle reti di connessioni fisse rispetto a tablet e lavagne multimediali

Inglese e informatica dalle elementari
Reintroduzione di storia e geografia negli istituti tecnici
Più ore di musica e storia dell’arte

Stage in aziende e istituzioni dal 3°-4° anno (oggi ne usufruisce soltanto il 9% degli studenti)
Coinvolgimento di piccole imprese, musei, siti culturali

Chiusura della sede ministeriale di Roma Eur
Con i risparmi (supplenze esterne e riduzione degli sprechi) si recuperano 1,5 miliardi

Revisione della legge Berlinguer (approvata nel 2000)
Detassazioni per le scuole paritarie

Rapporto 1-2 tra insegnanti di sostegno e alunni in difficoltà. Il numero di studenti disabili è in aumento (222.000), il numero degli insegnanti di sostegno è di 67.000