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Al via Fortic2

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Ricordate il Fortic? Il piano di formazione nazionale sulle nuove tecnologie a scuola organizzato dal Miur in collaborazione con Invalsi e Indire, con tre diversi percorsi, corrispondenti a tre diversi profili richiesti dalle scuole? A più di tre anni di distanza ritorna con la seconda edizione, in continuità con la precedente per obiettivi e scelte metodologiche, rinnovata negli aspetti contenutistici e organizzativi. La nota ufficiale della Direzione Generale per i Sistemi Informativi, datata 17 gennaio, è stata pubblicata ieri sul sito del Miur, all’indirizzo http://www.istruzione.it/innovazione/progetti/tic_05.shtml.
E’ mantenuta la collaborazione con Indire che mette a disposizione anche stavolta l’ambiente Puntoedu; con la novità significativa che piattaforma e contenuti resteranno on line a disposizione per tre anni. I materiali riproporranno tali e quali i percorsi C1 e C2 (sotto il nome di area tecnica) per la gestione delle reti; mentre il vecchio percorso A, in gran parte dedicato all’alfabetizzazione informatica di tipo patente europea, è stato rivisitato totalmente e riallacciato ai moduli del vecchio B con cui costituisce adesso un percorso unico, denominato area didattico-pedagogica. In altre parole in quest’area, come si può desumere dall’allegato del piano formativo, tutti i moduli sono mirati all’utilizzo delle nuove tecnologie per l’insegnamento; solo che alcuni hanno un’impostazione più teorica, con riflessioni e contributi sul senso di questa scelta didattica, altri declinano tutto ciò al “fare didattica” a partire dagli strumenti più comuni (foglio di scrittura, di calcolo, gestione di immagini, suoni, ecc.).
Ma la vera novità è costituita dall’organizzazione e creazione dei corsi. Le risorse del Ministero, infatti, sono state destinate precipuamente alla realizzazione di materiali e piattaforma. I corsi, pertanto, potranno essere attivati e finanziati direttamente da scuole, reti di scuole, Usr che avranno l’opportunità anche di collaborare tra loro per realizzarli. Infatti è evidente che non si tratta di un piano mirato ad una diffusione capillare dall’alto delle nuove tecnologie, ma tende ad offrire un sostegno a tutte le iniziative formative che dopo Fortic in molte realtà sono sorte. Per questo anche il modello di corsi proposti è più flessibile che mai. Certo, le scelte del blended learning, del tempo indicativo di 12 ore per ogni singolo modulo, del rapporto paritario tra momenti in presenza e momenti a distanza, vengono ribadite; ma, rispetto alla progettazione dei corsi, viene lasciata massima flessibilità nel crearli sulla base delle esigenze formative locali, con una soglia minima di 5 moduli, ed è data ampia autonomia dei tempi di gestione durante l’anno scolastico. Una flessibilità che, è evidente, affida un ruolo forte di validazione dei percorsi gestione e coordinamento locale agli Usr.

Dal 1 febbraio il via alle iscrizioni, dal 1 marzo i materiali saranno in rete sulla piattaforma Puntoedu.