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Allarme Unesco: dietro all’istruzione troppe truffe e corruzioni

Le truffe e la corruzione rischiano di danneggiare seriamente l’istruzione scolastica e universitaria in tutto il mondo. 
La pesante accusa giunge dall’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite, la quale nelle scorse settimane ha denunciato il crescente numero di “false” Università private, scuole fittizie e corsi più o meno fantasma in tutto il mondo. 
La novità, secondo l’agenzia Onu, è che il fenomeno riguarda indistintamente sia nei Paesi più ricchi che quelli in via di sviluppo.
Il simbolo di tale pericolo, sempre secondo l’Unesco, sarebbe il proliferare delle università “virtuali” che propongono titoli di studio a pagamento: su internet, secondo la ricerca, dalle 200 che potevano essere rintracciate nel 2000 siamo saliti a ben 800 nel 2004. Per non parlare di frodi pure e semplici – come false lauree e titoli di studio contraffatti – che sarebbero particolarmente diffusi negli Stati Uniti e in altri Paesi “avanzati”. 
Secondo il direttore generale, Koichiro Matsuura, solo questo basterebbe per rivolgere ai governi e agli operatori del settore istruzione un appello per opporsi a questa pericolosa tendenza.

“Nella maggior parte delle società – si legge nel rapporto – il settore dell’educazione deve fronteggiare gravissime difficoltà e crisi di varia natura: limiti finanziari, un management debole o inadeguato, bassa efficienza e spreco di risorse, una bassa qualità dei servizi e crescente mancanza di rilevanza sociale, come dimostrato dall’alto tasso di disoccupazione tra i laureati e i diplomati”. 
La ricerca dell’Unesco si è anche soffermata su situazioni particolarmente gravi: come in Ucraina, dove esistono ben 175 università private e i funzionari governativi sono i primi ad ammettere che la maggior parte di queste istituzioni non hanno alcuna affidabilità. Ma in molti altri Paesi, continua il rapporto, fenomeni di corruzione di varia natura tendono a mettere in grave crisi le strutture educative pubbliche ‘prosciugando’ le risorse statali destinate alla scuola e alla ricerca.

Alessandro Giuliani

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