L’Unione degli Studenti ha realizzato un questionario sulla prima esperienza di alternanza scuola/lavoro.
Il 40% degli studenti sostiene che per fare un’esperienza in azienda ha dovuto sostenere dei costi (probabilmente per il trasporto e per il pranzo). L’inchiesta, presentata lunedì 29 maggio alla Camera, ha coinvolto 15 mila studenti delle scuole superiori e rivela un aspetto significativo del programma reso obbligatorio dalla “Buona Scuola” di Renzi e diventato materia di esame.
Dall’inchiesta dell’Uds risulta, inoltre, che il 57% degli studenti ha frequentato percorsi non inerenti al proprio percorso di studi. Nei licei, ad esempio, gli studenti si sono ritrovati a fare fotocopie nei comuni o, nei migliori dei casi a catalogare libri nelle biblioteche.
Nelle scuole tecniche e professionali, gli studenti sono stati mandati in aziende che inquinano i territori o per esempio hanno un gran numero di lavoratori assunti con un contratto precario.
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Stando ai primi dati sull’alternanza scuola-lavoro, diffusi dal Miur, i risultati del primo anno di attuazione obbligatoria sono i seguenti: gli studenti coinvolti sono 652.641, contro i 273 mila del 2014-15, con una crescita del 139%.
L’obiettivo per il secondo anno dell’obbligo è arrivare a più di un milione. di studenti, 1,5 milioni a regime. L’anno scorso gli studenti delle classi terze coinvolti sono stati il 90,6%. Nei licei l’aumento è stato del 50%.
Gli studenti dell’Uds chiedono l’adozione di uno “Statuto delle studentesse e degli studenti in alternanza scuola-lavoro”: “Garantisce la gratuità dei percorsi, l’inerenza al proprio percorso di studi, istituisce le Commissioni Paritetiche, organi in cui studenti e docenti possono organizzare insieme le esperienze di alternanza scuola-lavoro e vincola le aziende al rispetto del Codice Etico dichiarando l’estraneità ad infiltrazione mafiosa, inquinamento del territorio e sfruttamento dei lavoratori – sostiene Francesca Picci, coordinatrice Uds – Speriamo che il Miur lo prenda in considerazione nella scrittura della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza. Fino ad allora la nostra campagna continua anche in estate con gli sportelli “Sos- alternanza estiva”.
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