Giorni di sospensioni degli studenti “deviati” da intendere come recupero attivo, anche con lavori socialmente utili, perché detta del ministro dell’Istruzione e del Merito “è una bellissima esperienza servire un piatto caldo agli anziani”; nessuna deroga per chi ha 5 in condotta, che quindi deve necessariamente ripetere l’anno. Sono le disposizioni che il ministero dell’Istruzione e del Merito ha intrapreso da alcune settimane per frenare il crescere di atti di bullismo e violenza nelle scuole, anche contro gli insegnanti.
Parlando con i giornalisti a Vieste, in occasione della quarta giornata del festival ‘Il libro possibile’, il professore Giuseppe Valditara ha tenuto a rimarcare che in Italia abbiamo “una scuola in cui c’è ancora il bullismo”, lo stesso che “purtroppo è presente nella nostra società”.
Il numero uno del dicastero bianco ha detto che a Viale Trastevere si vuole “intervenire con un voto di condotta che conti di più e con un cambiamento radicale anche dell’istituto della sospensione”.
Insomma, sulla “stretta” da attuare nei confronti degli alunni “bulli” o che assumono comportamenti fuori dalle righe non vi sono ripensamenti o passi indietro: su come trattare i cattivi comportamenti a scuola, la linea del ministero dell’Istruzione e del Merito è ormai tracciata.
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