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Alunni di sette anni scappano da scuola a Firenze per andare a Roma, la ds: “Nessuna negligenza. Avviata indagine interna”

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Quello che è accaduto ha dell’assurdo: ieri, 3 aprile, due alunni di circa sei anni sono riusciti ad uscire da soli dalla propria scuola elementare nel corso dell’orario scolastico, che si trova nel fiorentino, a Bagno a Ripoli, e raggiungere una delle zone più trafficate del capoluogo toscano, piazza San Marco. Lo riportano La Repubblica e La Nazione.

I due piccoli scolari, a quanto pare, volevano recarsi a Roma. Sono riusciti a fuggire dalla scuola uscendo dall’edificio tramite una porta laterale raggiungendo la palestra, poco dopo l’orario d’ingresso, sfruttando un buco nella recinzione. Dopo aver percorso chilometri fino ad arrivare al centro di Firenze i bambini hanno iniziato a chiedere indicazioni a dei passanti, adulti, per raggiungere la stazione situata in piazza Santa Maria Novella.

Si tratta di due assessore del Comune di Firenze, Sara Funaro, all’Educazione, e Benedetta Albanese, alla Sicurezza, che si trovavano davanti al Reparto zona centrale della polizia municipale. Queste, insospettitesi, hanno così allertato le forze dell’ordine, che sono arrivate e hanno portato i piccoli dai rispettivi genitori.

Falla nel registro elettronico

Sono in corso le indagini per stabilire come i due siano potuti uscire da scuola senza essere bloccati da nessuno e come abbiano potuto, per fortuna senza farsi del male, percorrere chilometri di strada trafficata, circa dodici, alcuni dei quali a bordo di mezzi pubblici, senza essere notati. Secondo La Repubblica i due avrebbero escogitato un piano per andare a Roma nei dettagli.

Pare che i due non siano mai entrati in classe: la loro assenza sarebbe stata inserita sul registro elettronico ma non sarebbe arrivata alcuna notifica ai genitori, forse per una falla del sistema. I genitori dei due bambini sono increduli e altrettanto lo è la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, che ha avviato un’indagine interna. “Da parte del personale scolastico e degli insegnanti non c’è stata negligenza” ha affermato la preside, che ha anche lamentato di “fare il massimo, tenuto conto di un personale sottodimensionato rispetto alle reali esigenze dell’istituto”. Le famiglie stanno valutando se intraprendere un’azione legale.

Perché questo caso è differente

Non è la prima volta che accade qualcosa di simile: lo scorso ottobre, all’Istituto comprensivo Luigi Cadorna, a Milano, al termine della mattinata a scuola, a pochi minuti dall’ultima campanella, complice forse il caos dell’uscita dal plesso, un bambino è riuscito a uscire indisturbato da scuola, andando a finire in strada e poi a casa propria.

Qualche giorno prima c’è stata un’altra fuga da scuola, a Nardò, in Puglia, due pargoli sono riusciti a passare da una porta con la zanzariera rotta, uscendo prima dall’edificio e poi dal cortile. Una commessa di un negozio che si trovava nella stessa via della scuola, riconoscendo uno dei due infanti per amicizie con la famiglia, ha allertato la madre e le insegnanti. Ciò che colpisce nel caso di cui si ha notizia oggi, che lo differenzia dagli altri, è sicuramente l’intenzionalità dei due piccoli.