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Alunni sospesi impiegati in lavori socialmente utili

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Il Comune di Borgosesia (Vercelli) e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Lancia” hanno firmato una convenzione: gli studenti sospesi a scuola saranno impiegati in lavori socialmente utili.

Ne dà notizia il Corriere della Sera.it: “Abbiamo pensato di fare in modo che i ragazzi che subiscono dei provvedimenti disciplinari a scuola – spiega il sindaco Tiramani – si rendano utili per la città, svolgendo attività socialmente utili. È un modello educativo che deve servire agli studenti per comprendere che il cattivo comportamento non può essere tollerato, e che la disciplina è un valore fondamentale nella nostra società. Finora il periodo di sospensione permetteva ai ragazzi di trascorrere un sorta di vacanza: ora non sarà più così”.

Quali lavori faranno gli alunni sospesi?

Pertanto, chi non rispetterà le regole dovrà mettersi a disposizione per pulire stabili, tinteggiare e svolgere altre attività di supporto alla collettività. “Il nostro progetto si pone l’obiettivo di realizzare un’alleanza educativa tra pubblica amministrazione, istruzione, famiglia e studenti – conclude il sindaco – per avviare un percorso utile allo sviluppo del senso civico”.
Non si tratta certo di una novità: dal 2008 al 2016 sono stati circa 1.200 i ragazzi sottoposti a sanzione disciplinare che hanno seguito i percorsi alternativi proposti dal Forum del volontariato in tutto il Piemonte, mentre le scuole che hanno aderito al progetto sono più di ottanta, di cui una cinquantina solo a Torino. Si tratta specialmente di istituti tecnici-professionali, anche se non sono mancate richieste di interventi di recupero per gli studenti dei licei.

Quando il consiglio di classe, per comportamenti particolarmente gravi e reiterati, delibera l’allontanamento dello studente dalle attività scolastiche, per un certo numero di giorni, può convertire la sanzione in ore di attività socialmente utili, da svolgersi in una realtà di volontariato. Il tutto si realizza in accordo con la famiglia che viene coinvolta e chiamata ad accettare questo percorso.