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Androidi al posto dei docenti. La soluzione per i politici che negano la formazione a chi ha sostenuto l’ultimo concorso

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Riceviamo e pubblichiamo l’articolo che segue, a firma della docente e giornalista Sara Carnelos.

Un androide. Ecco la soluzione per avere docenti iperprestanti. Al concorso straordinario bis, l’ultimo della serie, molte commissioni d’esame non hanno valutato l’esperienza, la capacità di relazionarsi con gli studenti, le metodologie didattiche usate realmente, ma come un candidato sputasse contenuti a manetta sullo scibile umano, il programma d’esame che comprende 5 anni universitari e la conoscenza della lingua inglese.

L’esame è partito in alcune regioni a ridosso degli esami di maturità, non dando il tempo a chi era nelle medesime commissioni di approfondire lo studio. Insomma, chi ha lavorato a scuola fino all’ultimo, fino alle prove suppletive, è stato penalizzato.

Nelle prime graduatorie che stanno uscendo si vede ciò che Pd e 5Stelle avevano dichiarato: il merito. Il merito di sapere a memoria i contenuti estratti al momento senza un minimo di riflessione, come se una lezione non fosse progettata nei minimi dettagli. Per sciorinare il nozionismo più sfrenato basta un umanoide. Un automa, così chi ha più esperienza è stato messo all’angolo, basta leggere la data di nascita dei candidati delle gm pubblicate.

Un disegno ben riuscito politicamente. Eliminare i precari storici, quelli con supplenze annuali, quelli che in classe ci stanno e lo fanno dignitosamente risolvendo i problemi che esistono: bullismo, crisi di panico, ansia, aggressività, spirito di opposizione, l’abbandono scolastico, ma anche che sanno come trattare i contenuti e modellarli a seconda della classe, pensando all’unicum di ogni singolo studente, da quello con bisogni educativi speciali a quello normodotato. Quelli che stanno per ore a parlare con le famiglie e a “salvare” adolescenti. Ebbene, non li volete? Non servono più? Chiamate un umanoide, perché sarà ancora più preciso su date e battaglie, su formule chimiche e integrali.

Si è recentemente formato il Comitato Modifichiamo il concorso straordinario bis (ogni giorno si aggiungono membri, ad oggi sono 3200, ma rappresenta 35mila insegnanti) per cambiare il concorso frutto di una legge del Pd volta a non stabilizzare chi lavora da anni, dando un peso sproporzionato al colloquio d’esame, soggettivo, diverso da commissione a commissione, rispetto a titoli e servizi. Commissioni provenienti spesso da un’unica provincia e con molti membri dipendenti di un’unica scuola che hanno possibilmente agevolato i colleghi. C’è chi ha pubblicato come griglia di valutazione quella del concorso ordinario, peccato che in quel caso la traccia era stata fornita 24 ore prima. E neanche quest’ultimo dato è stato cambiato.

Il Comitato Modifichiamo il Concorso straordinario bis si batte per far accedere tutti i partecipanti precari che hanno pagato una somma vergognosa – 128 euro nel pieno di una crisi economica – alla formazione abilitante e rendere la graduatoria ministeriale a scorrimento, com’è avvenuto per i precedenti concorsi, ultimo quello ordinario e quello che si terrà a breve di religione. Ma forse i docenti di materia sono figli di un dio minore? La domanda è una sola: quali partiti negano questo, cioè negano la formazione e la stabilizzazione? È bene saperlo subito perché il 25 settembre andremo tutti con le idee chiare alle urne e trascineremo i nostri familiari e faremo proselitismi verso tutti i nostri conoscenti.

Sara Carnelos