Categorie: Generico

Anief: quelle dei sindacati sono lacrime di coccodrillo

Durissima l’Anief sulla situazione contrattuale nel comparto scuola e più in generale del pubblico impiego.
Ma nell’occhio del mirino del sindacato di Marcello Pacifico ci non sono non soltanto il ministro Gianpiero D’Alia ma anche le organizzazioni sindacali, ree di aver accettato da tempo un vero e proprio “gioco al ribasso”.
L’attacco è a tutto a campo: si va dall’accordo di qualche mese fa con il quale erano stati riconosciuti gli scatti stipendiali maturati nel 2010/2011 (Pacifico parla di “presunti scatti”).
Di fatto, denuncia l’Anief, i sindacati, confederali e non, “invece di rivendicare risorse aggiuntive hanno firmato un contratto, peraltro rinnegato dopo due mesi dal Governo, per applicare subito la riforma [il decreto Brunetta, n.d.r.] che prevede aumenti soltanto in cambio di risparmi e ora invocano lo sciopero generale contro il ministro D’Alia, senza alcun pudore, per coprire la loro connivenza”.
E non solo: “Ma sono loro i responsabili del progressivo accanimento contro il pubblico impiego”.
Secondo l’Anief, in questi due anni, come ha voluto l’ex-ministro Brunetta, invece di rivendicare risorse aggiuntive i sindacati che si sono seduti al tavolo delle trattative "hanno firmato un contratto, peraltro rinnegato dopo due mesi dal Governo, per applicare subito la sua riforma che prevede aumenti soltanto in cambio di risparmi e ora invocano lo sciopero generale contro il ministro D’Alia, senza alcun pudore, per coprire la loro connivenza. Ma sono loro i responsabili del progressivo accanimento contro il pubblico impiego".
L’Anief ripercorre anche la vicenda della valorizzazione del merito nel pubblico impiego e sostiene: “Il merito esiste da quando è stato pubblicato il d.lgs. 29/93 che nel privatizzare il rapporto di lavoro nel pubblico impiego avrebbe dovuto armonizzare il sistema pubblico con quello privato, salvo oggi penalizzare soltanto gli statali in termine di licenziamenti, TFR e potere d’acquisto delle buste paga”.
“Il sistema 
– sostiene L’Anief – ha retto fino al 2009, fino a quando lo Stato ha trovato le risorse per onorare gli impegni contrattuali presi con i Sindacati, anche se i soldi previsti per introdurre i quadri nella P. A. come da d.lgs. 165/01 non ci sono mai stati e anche quelle poche incursioni sindacali nei contratti per riconoscere economicamente il lavoro svolto in funzioni apicali è stato subito rinnegato (v. indennità di reggenza ai vicari della scuola)”.
Pacifico non risparmia il sarcasmo e conclude con una previsione: “Se questo è l’interesse dei sindacalisti per i lavoratori, abbiano la decenza di cambiare mestiere, diventino pure ministri ma lascino ad altri l’onere di difendere l’onorabilità della professione; in caso contrario, si rassegnino a una valanga di disdette sindacali”.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Aggiornamento terza fascia ATA: date e requisiti per partecipare

Il 26 aprile 2024 il CSPI, riunitosi in seduta plenaria, ha espresso parere favorevole alla…

27/04/2024

Oltre la Resistenza la Pace, una riflessione dopo il 25 aprile

A riflettori spenti, dopo le manifestazioni del 25 aprile, ritengo utile qualche riflessione sulla parola…

27/04/2024

Lettera di docenti e studenti contro la repressione

La violenza che ha coinvolto un corteo della Sapienza è solo l’ennesimo atto di una…

27/04/2024

Siamo una scuola di sudditi

È tempo di bilanci, di giudizi e di riflessioni. Anche sui sistemi di valutazione adottati…

27/04/2024

Aggiornamento Terza fascia Ata: il CSPI favorevole al decreto. Possibili date: 20 maggio-20 giugno – LEGGI LA NOTA

Nella seduta plenaria di ieri, venerdì 26 aprile 2024, svolta in modalità telematica, il CSPI…

27/04/2024

Scuola e tecnologia. Sviluppata un’App per il controllo dell’aria in Svezia

Gli istituti scolastici risultano, in riferimento all’innovazione tecnologica continua trainata da aziende ed atenei, un…

27/04/2024