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Anno scolastico al via: tutte le novità

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Si parte. Anche se non sarà un 1° settembre come quello degli scorsi anni, inizia il nuovo anno scolastico 2020/2021. Da oggi, infatti, gli insegnanti tornano a scuola per le prime riunioni e la pianificazione delle attività didattiche, in attesa del ritorno a scuola degli studenti.
Dal 1° settembre, ricordiamo, partono anche i corsi di recupero degli apprendimenti.

Nuovo anno, si riparte tra mascherine e scongiuri: buon anno scolastico a tutti!


L’incertezza persistente a causa della pandemia prevede delle misure straordinarie per questo ritorno a scuola. Misure dettate dalla necessità sanitaria principalmente. Proviamo a capire quali sono tutte le novità in vista del ritorno a scuola.

Mascherina a scuola

Il personale scolastico è tenuto ad indossare la mascherina durante la permanenza a scuola. In seguito alla nuova decisione del Comitato Tecnico Scientifico, invece gli alunni, a patto che si rispetti il metro statico, possono non indossare la mascherina durante la lezione.

Banchi singoli o innovativi

Per garantire il distanziamento in classe sono stati ordinati dalle scuole banchi monoposto, utili anche per sostituire i vecchi banchi delle scuole a prescindere dalla pandemia.

Gli istituti superiori hanno anche ordinato in alcuni casi i banchi innovativi o a” rotelle”, già arrivati in alcune scuole nei giorni scorsi.

Ingressi scaglionati

Quando inizieranno le lezioni sono previsti ingressi scaglionati e doppi turni. Si tratta di una decisione che prenderanno le singole scuole in autonomia ma è una scelta consigliata dagli esperti al fine di evitare assembramenti in ingresso e uscita dalla scuola.

Trasporti

Anche il servizio dei trasporti viene ricompreso nel ritorno a scuola: proprio il 31 agosto è stato dato l’ok alle linee guida sul trasporto pubblico e scolastico: a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale, dei mezzi del trasporto ferroviario regionale e degli scuolabus del trasporto scolastico dedicato è consentito, in considerazione delle evidenze scientifiche sull’assunto dei tempi di permanenza medi dei passeggeri indicati dai dati disponibili, un coefficiente di riempimento non superiore all’80%, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. 

Misurazione della febbre: con più di 37.5° si sta a casa

Gli studenti e il personale scolastico dovranno misurare la propria temperatura corporea a casa. Nel caso in cui questa superi i 37,5° sono obbligati a restare nel proprio domicilio.
I genitori informano anche il pediatra o il medico curante che, in caso di sospetto Covid-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di prevenzione per l’esecuzione del test.

Cosa succede invece quando il docente o il collaboratore riscontrano i sintomi da Covid presso la propria abitazione?

  • l’operatore scolastico resta a casa e comunica al proprio medico di famiglia i sintomi che riscontra di avere. 
  • Contestualmente comunicherà a scuola la propria assenza per motivi di salute.
  • Successivamente fornirà il certificato medico. Cosa andrà scritto sul certificato? Qualora il Covid non venga confermato, il medico attesterà che l’operatore può rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19.


Al momento il Cts non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso delle scuole né per gli alunni, né per il personale, anche se in alcune regioni come la Campania, si stanno organizzando con termoscanner per la misurazione della temperatura.

Test sierologici docenti e Ata

Da una settimana è partita la campagna di somministrazione volontaria dei test sierologici per il personale scolastico. Insegnanti e personale ATA possono recarsi presso il proprio medico di famiglia per sottoporsi al test sierologico. Se in tante Regioni si sta procedendo a passo spedito, in altre ancora oggi risultano tanti problemi con medici senza kit a disposizione o che in alcuni casi si rifiutano di svolgere le operazioni per mancanza di sicurezza.

Didattica digitale integrata

Gli insegnanti sono consapevoli che le lezioni potranno avvalersi anche di moduli da svolgere online. Ecco perché sono state emanate delle linee guida specifiche sulla didattica digitale integrata: il documento in questione contiene indicazioni operative affinché ciascun Istituto scolastico possa dotarsi, capitalizzando l’esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata.

In particolare, il Piano per la DDI dovrà essere adottato nelle secondarie di secondo grado anche in previsione della possibile adozione, a settembre, della didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza.

Mentre dall’infanzia alla secondaria di primo grado, il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”. 

LINEE GUIDA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

Tutti i documenti utili

IL TESTO DEL PROTOCOLLO DI SICUREZZA

LINEE GUIDA RIENTRO A SETTEMBRE

LINEE GUIDA FASCIA 0-6 ANNI

GESTIONE CONTAGI A SCUOLA: DOCUMENTO DELL’ISS