Quest’anno, per una serie di motivi legati al maltempo, agli scioperi, occupazioni, elezioni politiche ecc. i giorni di lezioni, che per legge devono essere 200, sono stati finora di meno rispetto al previsto e decurteranno ancora con i ponti di fine aprile e inizio maggio. Secondo Il Messaggero, che registra la situazione del Lazio, si potrebbero verificare azioni legali contro le scuole in caso di bocciature.
Infatti il taglio delle lezioni sarebbe, scrive Il Messaggero, “concentrato soprattutto nel secondo quadrimestre” e ciò potrebbe “provocare non pochi problemi alla didattica nella sua continuità e quindi alla preparazione degli studenti. Compreso quel milione di ragazzi circa che a giugno dovranno sostenere il nuovo esame di terza media o la prova di maturità. I ragazzi rischiano quindi di arrivare impreparati, senza aver terminato i programmi. Così come si presenteranno impreparati ai test di ingresso delle facoltà che già in questo periodo stanno selezionando le future matricole con test di orientamento”
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