Siamo un gruppo delle tante docenti delle GAE infanzia, nonché graduatorie ad esaurimento. I giorni che abbiamo vissuto da poco ci hanno svuotate, facendoci cadere nello sconforto più assoluto, la riforma ci è stata imposta, ed è nostro parere che la Scuola Pubblica andrebbe riformata con più tempo per evitare errori importanti. Il nostro profondo rammarico, però, è che il nostro ordine di scuola non abbia avuto lo spazio che hanno avuto altri, né per quanto riguarda le assunzioni straordinarie, né per quanto riguarda il nostro futuro da docenti seppur precarie.
Accenni “nebulosi” fatti su un ipotetico “Progetto 0-6 “, non ci confortano affatto, un piano di assunzioni “allargato” agli idonei del concorso 2012,esclusi inizialmente dal bando, che toglieranno posti a noi dovuti. Sappiamo le condizioni in cui vigono le nostre scuole che non dispongono di locali e attrezzature adatte per accogliere al meglio bambini da 0 a 3 anni.
I comuni, i quali dovrebbero farne parte al 50% non hanno risorse sufficienti. Cosa dovremmo sperare, siamo state lasciate all’abbandono più totale e nessuno di loro dà risposte alle nostre domande, seppur fatte con estrema educazione e motivate dalla disperazione. La Scuola dell’Infanzia sembrerebbe la fase meno importante del piano istruzione, invece è in quella fascia d’età che si formano i caratteri e si colmano lacune importanti su cui intervenire precocemente, il nostro è un duro lavoro che non ha giorni eguali.
L’intervento pedagogico, va cambiato continuamente per perseguire gli obiettivi da raggiungere. Ci vuole molta pazienza e determinazione ,ma anche moltissima esperienza.
Noi delle GAE infanzia abbiamo tutto questo, abbiamo concorsi superati e affrontato studi specifici per la fascia di età 3-6, la nostra esperienza è fondamentale e non si può pensare che superare un concorso ed ottenere il ruolo sia più qualificante di chi concorsi precedenti li ha già superati e ha acquisito un tesoro, ovvero la competenza. Lei, persona umile e per questo vicino al suo popolo può comprendere la nostra sofferenz , ci aiuti è il nostro Presidente, si faccia portavoce per noi Maestre della Scuola dell’Infanzia.
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