Home I lettori ci scrivono Appello di un preside sull’obbligo vaccinale al personale scolastico

Appello di un preside sull’obbligo vaccinale al personale scolastico

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Sono un dirigente scolastico di una scuola di frontiera di Napoli. Mi appello alla Vostra Autorità perché imponiate al personale scolastico (estendendolo poi anche a tutti i pubblici dipendenti che hanno contatto con il pubblico) con un decreto legge l’obbligo vaccinale. Considerato che il vaccino Pfizer non è più sperimentale come confermato dall’EMA ma approvato definitivamente; visto che negli USA si stanno orientando per l’obbligo vaccinale ai dipendenti dell’amministrazione; il Governo lo può imporre senza timore. E’ l’unico modo per evitare il controllo giornaliero del “green pass” per il personale scolastico, lette le dichiarazioni del Garante della privacy che non ci consente nemmeno la scappatoia dell’autocertificazione.

Il controllo quotidiano del QR code tramite app di VerificaC19 su telefonino o computer o totem bloccherebbe la scuola. Bisognerebbe far entrare alle 7 tutto il personale scolastico, dato che gli alunni entrano alle ore 8,00 quando inizieranno le lezioni. Ma i docenti entrano anche in altre ore e ci vuole un addetto apposito che controlli, anzi più addetti secondo il numero di plessi della scuola. I collaboratori del dirigente scolastico non hanno l’esonero e non lo possono fare.

Ci vorrebbe un assistente amministrativo che facesse solo questo. Ma se anche fosse dato in organico in più a ogni scuola, rimane il problema delle file del personale che sono in coda per il controllo. I sindacati accetterebbero che il personale faccia un orario aggiuntivo per fare il controllo, senza avere un compenso? L’unico modo per evitare questa complicazione cervellotica che ci distoglie dal nostro compito di educatori e ci fa essere al pari dei ristoratori e dei baristi (per i quali è sorto il green pass), è porre l’obbligo per il personale scolastico. Vi prego, fate in fretta questo decreto legge, prima che inizino le lezioni. Ve ne saremo tutti grati (anche se c’è sempre qualcuno che si oppone per principio).

Eugenio Tipaldi