Riceviamo e pubblichiamo da Elena De Santis, assessore Scuola, Cultura, Sport e politiche giovanili del Municipio VII di Roma, le parole di cordoglio per una dirigente scolastica molto apprezzata che è venuta a mancare in queste ore. Una preside particolarmente amata per la sua attività di costante costruzione di una comunità aperta e solidale.
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In un lunedì livido e gelido, in mezzo a tante giornate di primavera calde e luminose, una notizia agghiacciante colpisce la nostra Comunità: la scomparsa improvvisa della Dirigente Scolastica #Patrizia #Pistigliucci dell’Istituto Comprensivo di via Francesco Gentile di Roma.
L’annuncio, inatteso e ineluttabile, arriva nel pieno di uno dei periodi storici più difficili per le nostre generazioni, colpite da un’emergenza sanitaria le cui conseguenze si riverberano su tutto, acuendo criticità già presenti e determinandone di nuove: in questa bufera la scuola ha continuato a resistere per rappresentare, sia pur tra mille difficoltà, un punto di riferimento imprescindibile, come presidio socio-culturale oltre che come ambiente di educazione, istruzione e formazione.
Per la ‘sua’ scuola la preside Pistigliucci è stata un punto di riferimento imprescindibile, adoperandosi per costruire e ricostruire una comunità educativa in grado di essere, oggi più che mai, argine e sponda, isola non isolata e approdo accogliente, porto sicuro e porta sempre aperta, luogo di crescita e di cura dei singoli e della collettività.
E la ‘sua’ scuola, alla quale ha dedicato l’intera vita, porterà avanti la preziosa eredità di questa guida d’eccezione, che ha saputo interpretare con saggezza, sensibilità e caparbietà un ruolo cardine attraverso una presenza appassionata, discreta e costante in grado di non sovrastare né inibire gli spazi e le energie altrui: dirigere senza imporre direzioni, presidiare senza esercitare pressioni, esserci sempre senza voler apparire mai.
Forti della consapevolezza che lei ci ha trasmesso, con il suo esempio vivo e genuino, in questo momento di dolore e sgomento raccogliamo con gratitudine il calore di quell’ultimo abbraccio da lei dedicato a coloro che sentiva come i ‘suoi’ bambini sia pur tenendo ben a mente che sono ‘bambini del mondo’.
E, mentre ci stringiamo alla sua comunità che questa mattina alle 9 le dedica un minuto di commosso silenzio e un fragoroso applauso pieno di affetto sincero, la salutiamo con le parole che Kahlil Gibran ha rivolto a ogni madre e padre e quindi anche a chi, come la preside Pistigliucci, pur senza essere genitore biologico, nel suo ruolo di educatrice/educatore dà luogo a una continua generazione.
“Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo“.
Grazie, preside: per essere stata un arco sempre teso e sempre saldo, in grado di far volare innumerevoli frecce senza spingerne via né abbandonarne mai alcuna.
Elena De Santis
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