
La Sicilia è fanalino di coda per i servizi di asilo nido in Italia. Solo il 13% dei bambini tra 0 e 2 anni ha accesso a un asilo nido o a servizi integrativi per l’infanzia, contro una media nazionale del 28% e oltre il 40% nel Centro-Nord. Un divario inaccettabile che condanna le famiglie siciliane a enormi difficoltà nella conciliazione tra vita e lavoro, con pesanti ricadute sull’occupazione femminile.La situazione è particolarmente critica a Palermo, dove l’offerta di posti negli asili nido è tra le più basse d’Italia. A dirlo via social è Caterina Altamore, componente Assemblea Generale Nazionale CGIL, Coordinatrice Donne della CGIL di Palermo e storica componente della FLC CGIL.
Tagli alle risorse PNRR per gli asili nido del sud
Così si aggravano ulteriormente le disuguaglianze sociali ed economiche, lasciando le famiglie senza alternative o costrette a rivolgersi a servizi privati spesso inaccessibili economicamente. C’è chi non può. Che ingiustizia! Gli asili nido non sono un lusso, ma un diritto essenziale per i bambini, che nei primi anni di vita sviluppano competenze cognitive e relazionali fondamentali. Senza asili, si nega un futuro migliore. E come se non bastasse, il Governo ha deciso di tagliare i fondi del PNRR per gli asili nido nel Mezzogiorno. Dei 4,6 miliardi inizialmente destinati a tutta Italia per aumentare i posti negli asili, oltre il 50% sarebbe dovuto andare al Sud, dove il servizio è più carente. Ma con le ultime revisioni, i fondi destinati al Mezzogiorno sono stati ridotti, lasciando molte regioni, Sicilia in testa, con meno risorse di quelle promesse. Un vero e proprio furto ai danni dei bambini e delle famiglie del Sud, che meritano servizi all’altezza del resto d’Italia.
Autonomia differenziata aumenta disuguaglianze
E l’Autonomia Differenziata peggiorerà tutto. Con l’approvazione di questa riforma, le regioni più ricche potranno trattenere maggiori risorse fiscali, mentre al Sud si continuerà a fare i conti con meno investimenti, meno servizi e più disuguaglianze. Come cittadina, insegnante, Coordinatrice Donne CGIL Palermo, scrive la prof.ssa Altamore, denuncio con forza questa ingiustizia sociale e territoriale. Chiediamo un piano straordinario di investimenti per colmare il divario Nord-Sud e garantire asili pubblici e accessibili per tutti e tutte.Il Mezzogiorno non può essere sempre la parte d’Italia a cui si chiede di aspettare. Basta!