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Asili nido, Valditara: “il Governo non ha rinunciato a nessun fondo del PNRR”

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Il ministro Giuseppe Valditara è intervenuto al question time alla Camera per rispondere ad alcune domande riguardanti precariato, asili nido, PNRR e Stem. In particolare, sulla questione del degli asili nido ha dichiarato: “Ricordo che sin dall’inizio ho lavorato con determinazione su questo tema, strettamente collegato con le iniziative volte all’inclusione, alla natalità. La Commissione Europea ieri ha valutato positivamente la percentuale di aggiudicazione dei lavori ritenendo centrato il target del 30 giugno. Prima i tempi di aggiudicazione degli appalti per l’edilizia scolastica erano più lunghi, ora sono abbattuti a 7/9 mesi. Ci siamo posti l’obiettivo di finanziare altri interventi. Comunico che abbiamo centrato gli obiettivi previsti. Non abbiamo rinunciato a nessun intervento Pnrr, anzi”.

LA RISPOSTA INTEGRALE

Ringrazio l’onorevole interrogante, perché con il suo quesito mi consente di ricordare che, sin dall’inizio del mio mandato, ho lavorato con grande determinazione su questo tema, un obiettivo strategico per il nostro Paese, l’ho ricordato anche questa mattina in occasione della presentazione dei dati INVALSI, proprio perché è un tema strettamente collegato alle iniziative volte a favorire l’inclusione scolastica, è proprio dagli asili che si inizia, a favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e per favorire ovviamente la natalità e quindi anche a favore della famiglia.

Sono particolarmente orgoglioso di comunicare, anche in questa sede, che la Commissione europea, proprio ieri, ha valutato positivamente la percentuale di aggiudicazioni dei lavori da parte degli enti locali sinora effettuate, oltre il 91%, ritenendo dunque sostanzialmente centrato il target del 30 giugno.

Grazie a una straordinaria collaborazione tra Governo, Comuni, ANCI e grazie a una significativa opera di semplificazione normativa adottata, su impulso del Ministero dell’Istruzione e del Merito, da questo Governo a febbraio nel decreto semplificazioni. In particolare sono tante le misure, il modello Genova, la possibilità di avvalersi per i piccoli Comuni di altre strutture, la task force costituita, Invitalia. Un dato che ritengo particolarmente significato: prima di queste misure i tempi per l’aggiudicazione per gli appalti in materia di edilizia scolastica erano di 3 anni sino a 1 milione di euro, di 4 anni da 1 milione a 5 milioni di euro. A seguito di queste misure i tempi sono stati abbattuti a 7-9 mesi.

Nella valutazione di Bruxelles, ai fini del giudizio positivo da noi acquisito, ha indubbiamente rilevato anche il forte incremento dei prezzi nel settore dell’edilizia, che in alcune regioni ha superato il 50 per cento e che non poteva non incidere sulle tempistiche di aggiudicazione.

Con riguardo al tema del raggiungimento del target finale della misura ci siamo posti, ora, l’obiettivo di individuare e finanziare ulteriori interventi in modo da raggiungere un target che sia più coerente con le effettive esigenze del nostro Paese: a tale riguardo sono orgoglioso di comunicare che abbiamo già superato gli obiettivi del Consiglio di Barcellona, che prevedeva il raggiungimento del target del 33% in merito alla copertura del servizio 0-6 anni.

È questa la riprova di un impegno concreto che dimostra – diversamente da quanto affermato da taluni, in modo strumentale – come questo Governo non solo non abbia rinunciato ad alcun finanziamento del PNRR, ma sia anzi pronto a individuare anche nuove e ulteriori misure volte a consolidare e a incrementare l’offerta di asili, accogliendo convintamente la sfida postaci da Bruxelles.

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