Home I lettori ci scrivono Assegnazioni provvisorie, a Palermo mancano ancora quelle della scuola superiore

Assegnazioni provvisorie, a Palermo mancano ancora quelle della scuola superiore

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Vi racconto la storia inverosimile di come un paese civile tratta i propri insegnanti. Oggi 4 Settembre a Palermo non si sa ancora nulla sull’esito definitivo delle assegnazioni provvisorie di secondo grado.

I docenti vittime della legge 107 sono davanti al computer aspettando la sentenza: fare le valigie oppure no?. Ricordiamoci che in alcune regioni del nord l’anno scolastico comincia giorno 10 Settembre.In questi pochi giorni come potrebbe un essere umano organizzare la propria vita cioè prendere in affitto una casa, fare contratti luce, gas etc .

Programmare il da farsi con la famiglia per raggiungere il nord? Domanda: mio figlio continuerà a frequentare la scuola di Palermo con i compagni dell’anno scorso o sarà catapultato in una nuova realtà? Altra domanda: dovrò nuovamente indebitarmi per sostenere le spese di trasferimento oppure no?
Trattati in maniera disumana, simili a dei robot pronti a partire e raggiungere i luoghi che un onnipotente e giusto algoritmo ha deciso. La domanda sorge spontanea: ma siamo veramente in un paese civile? E’ possibile che la categoria di educatori a cui vengono lasciate in mano le sorti delle nuove generazioni sia così maltrattata?

Intanto sia il vecchio che il nuovo governo ci parla di compensi legati al merito. Se i funzionari del Miur che hanno progettato il famoso algoritmo dovessero eguagliare i loro compensi al loro merito dovrebbero percepire uno stipendio non superiore alle pensioni minime.
Ed invece guadagnano tanti soldini! Ma è possibile che i docenti e i ragazzi del sud devono pagare le storture di un sistema scolastico minato profondamente da riforme inaccettabili. Il sud lasciato a se stesso con una dispersione scolastica da brividi. L’importante che adesso abbiamo il Ministero del Sud.

Alleluia! Non meritiamo tutto questo. Il sud è popolato, a prescindere dai luoghi comuni, da moltissime persone perbene che hanno il senso del dovere e che ogni giorno devono combattere contro uno Stato menefreghista e dei governanti corrotti che stanno distruggendo uno dei luoghi più incantevoli del mondo: il Sud Italia.

I docenti vittime della 107 hanno esaurito le energie per rimediare agli orrori commessi da chi si trova nella camera dei bottoni. La legge 107 lede alcuni principi della carta costituzionale: quelli dedicati alla famiglia e alla libertà individuale di scegliere , senza nessun obbligo, il luogo dove far crescere i propri figli.

Ma di questo nessuno se ne accorge o fa finta di niente.

 

Francesco Catalano