Il termine smog elettromagnetico si riferisce a tutti i campi elettromagnetici generati artificialmente nell’ambiente.
Campi magnetici ai quali tutte le persone sono costantemente esposte: a casa, al lavoro, in auto, all’aria aperta. Lo smog elettromagnetico è classificato come radiazioni non ionizzanti. Ciò significa che le onde elettromagnetiche non producono l’energia necessaria per rimuovere gli elettroni dagli atomi o dalle molecole, a differenza delle radiazioni ionizzanti come la radioattività. Viene suddiviso in due tipologie:
I campi elettrici e magnetici nella gamma a bassa frequenza vengono generati quando viene trasportata o applicata energia elettrica, ad esempio in circuiti di corrente alternati e apparecchi elettrici.
I campi elettromagnetici ad alta frequenza sono invece generati dalla trasmissione wireless tramite WiFi o tecnologie analoghe. Le stesse microonde generate dai forni che abbiamo in cucina utilizzano un campo elettromagnetico ad alta frequenza per il riscaldamento degli alimenti.
Nelle scuole il problema arriva anche dalle LIM. In generale, se un loro utilizzo sporadico può senz’altro avere senso a fini didattici, un discorso diverso è invece quello di eliminare le vecchie lavagne e sostituirle con le LIM, magari accese tutta la mattina.
La luce utilizzata dalle LIM, infatti, è molto diversa da quella del sole e, per tanti aspetti, non è proprio salutare. Per questo motivo alcune scuole hanno rivestito la LIM con una lavagna tradizionale, che all’occorrenza si apre a libro.
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