I risultati deludenti delle prove Invalsi hanno conquistato le prime pagine dei giornali e siti in questa settimana.
Tante sono state le reazioni per una situazione desolante soprattutto al Sud. Non sono mancate le prese di posizioni di docenti, giornalisti ed esponenti del mondo culturale.
A La Repubblica, Corrado Augias, giornalista, scrittore e conduttore di programmi televisivi, analizza, senza fronzoli, l’argomento: “Piango non solo per una scuola, ma per un’Italia che non c’è più, inutile rimpiangerla. Gli ultimi dati delle prove Invalsi denunciano una situazione già nota. Un mio amico docente mi dice che alle medie non si studia più analisi logica e grammaticale che è l’ABC per cominciare a capire un testo. L’era digitale era sembrata un ritorno alla scrittura, ma lo è stata di una scrittura elementare, che non aiuta a comprendere neppure un articolo di giornale”.
Il finale è amaro: “Se a quell’età non ci si abitua a testi di maggiore spessore è difficile che avvenga in seguito. Allora il rischio, oltre che culturale, diventa politico”.
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