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Aumenti stipendi docenti, quando avverrà la svolta? Italia negli ultimi posti tra i paesi europei – LA CLASSIFICA COMPLETA

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Si parla in queste ultime settimane dell’aumento che riceveranno gli insegnanti italiani, entro dicembre 2023, come stabilito dal cosiddetto Decreto Anticipi.

Questi importi rappresentano un anticipo rispetto agli aumenti contrattuali relativi al triennio 2022-24 e corrispondono all’indennità di vacanza contrattuale (incrementata di 6,7 volte) spettante per tutto il 2024. I restanti incrementi contrattuali verranno riconosciuti solo al momento del rinnovo del CCNL 2022-24.

Tabella aumento stipendio docenti 2023, Flc Cgil e Uil Scuola sugli importi corrisposti a dicembre

Ma com’è la situazione nel resto d’Europa?

Da un’analisi del rapporto Eurydice 2021/22 esistono differenze significative tra i Paesi europei per quanto riguarda gli stipendi di base degli insegnanti a inizio carriera.

Abbiamo raccolto i dati dello stipendio iniziale lordo (in euro) dei docenti della scuola secondaria superiore di alcuni paesi europei. La differenza con l’Italia è evidente.

Il direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, a TG Cusano ha cercato di fare il riepilogo della situazione sugli aumenti attuali, spiegando da dove vengono i 200 euro lordi che dovrebbero ricevere i docenti a breve: “La situazione è anomala. Ricordiamo che tra il 2008 e il 2018 c’è stato un vuoto contrattuale. Nel 2019 abbiamo avuto un rinnovo contrattuale di circa 4 punti percentuali. A dicembre 2022 Valditara ha convocato i sindacati e ha assegnato circa 100 euro per il contratto. Rimane poi una parte residuale che deve essere assegnata frutto dell’accordo dello scorso 14 luglio di circa 20 euro lordi. Questo avverrà probabilmente nel mese di dicembre. Il contratto deve essere ancora ratificato con un accordo sottoscritto all’Aran”.

“I sindacati hanno posizioni diverse, la Uil conferma la volontà di rimanere fuori, la maggioranza firmerà. Poi abbiamo i cosiddetti sgravi fiscali per chi ha compensi annui al di sotto dei 35mila euro, parliamo di circa 70-80 euro a lavoratore. L’incremento più importante è l’indennità di vacanza contrattuale del contratto attuale, 2022-2024. Quella che veniva assegnata in busta paga, attorno ai 10 euro, è veramente esigua; per questo si è deciso che da dicembre verrà dato una somma per il 2022-2023 per i docenti di ruolo e da gennaio si andrà a regime con 100 euro lordi. Il tutto dovrebbe aggirarsi intorno ai 200 euro lordi di cui tanto si parla. Ad oggi non c’è un investimento di un euro a livello di finanziaria per il prossimo contratto”, ha aggiunto.