Meno di un caffè al giorno: è questo l’aumento che di devono aspettare molti docenti italiani? A chiederlo, provocatoriamente, è il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile del dipartimento Scuola della Lega.
Il leghista riprende le parole della titolare del ministero dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che negli ultimi giorni si è soffermata sulla riduzione del cuneo fiscale che da luglio porterà incrementi sulla “voce” del netto stipendiale di docenti e personale Ata.
Per i docenti che non fruiscono del “bonus Renzi” da 80 euro, l’aumento sarà fino 100 euro. Per chi già lo percepisce, perché con busta paga inferiore ai 26.600 euro annui lordi, l’incremento sarà appena di 20 euro medi: questo spetterà, in media, quindi a quasi tutto il personale Ata e ai docenti neo-assunti o ad inizio carriera.
“Per Azzolina – commenta Pittoni – i docenti ‘meritano’ l’aumento stipendiale di 20 euro, da lei stessa annunciato e presentato come grande successo personale. Mi chiedo se la titolare dell’Istruzione colga l’ironia insita nella sua affermazione, visto che parliamo di meno di un caffè al giorno”.
“In realtà – continua l’esponente della Lega – con la legge 21/2020 va semplicemente in pensione la vecchia detrazione fiscale di 80 euro e al suo posto si applicherà una nuova detrazione di 100 euro per i redditi da lavoro dipendente uguali o inferiori a 28.000 euro lordi, che ovviamente non riguarda solo il personale della scuola”.
Uno spettro si aggira nella Scuola: è il malcontento dei docenti, nutrito di bassi stipendi,…
Il cantante e imprenditore Fedez è intervenuto ieri, 12 maggio, all'interno del Salone del Libro…
Matteo Salvini è certo, con certezza granitica, che le caserme, coi caporali di giornata, gli…
Secondo i dati raccolti dalle forze dell'ordine, pubblicati nel rapporto "Criminalità minorile e gang giovanili” realizzato dagli analisti…
Spazio alla leva obbligatoria universale di sei mesi, per ragazzi e ragazze: a chiederlo è…
Famiglia e scuola sono deputare a educare i giovani. Le forze armate non hanno questo…