Nel corso dell’incontro fra Governo e Regioni, Lucia Azzolina pone il suo veto alla didattica a distanza indiscriminata per le scuole superiori, come chiesto dalle Regioni.
Nel vertice in cui Governo e Regioni discutono delle misure per contenere l’epidemia Covid, si è parlato proprio del punto di rottura degli ultimi giorni, ovvero quello della didattica a distanza per le scuole superiori.
“La scuola in presenza è fondamentale per tutti, dai più piccoli all’ultimo anno del secondo grado“, avrebbe detto Azzolina durante l’incontro, che ha quindi ribadito quanto già affermato in precedenza: “Le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado devono restare assolutamente e completamente aperte come lo sono oggi in quasi tutt’Italia – osserva – per le superiori può accadere quel che già sta accadendo: vorrei dare una notizia, la didattica a distanza è già utilizzata. Vogliamo implementarla? Benissimo”.
Infatti, da giorni la Ministra ripete che già è in atto la didattica digitale integrata. Soluzione, già adottata da moltissime scuole secondarie di secondo grado, in ottemperanza alle disposizioni delle linee guida della DDI (Didattica digitale integrata).
E sui trasporti la Ministra Azzolina ha detto: “non si guardi solo a Scuola e Università. La scuola ha “già contribuito a decongestionare i trasporti. Ora si agisca anche su altri settori“.
La linea del Ministero dell’Istruzione sarà quindi la seguente: nessuna misura generalizzata, ma interventi mirati, territorio per territorio, e d’intesa con dirigenti scolastici e famiglie.
Sugli ingressi scaglionati è probabile che passi la linea del Cts: il gruppo di esperti guidati da Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile, indica al Governo la necessità di avviare ingressi scaglionati per scuole superiori e università (senza però ricorrere ancora alla didattica a distanza): si parla già di inizio delle lezioni che potrebbero protrarsi addirittura fino alle ore 11.
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