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Bambino autistico allontanato dalla dirigente, esplode il caso: Valditara ha già inviato gli ispettori nella scuola

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Esplode il caso del bambino autistico allontanato dalla dirigente scolastica durante un incontro a scuola dopo che questo avrebbe emesso alcuni suoni. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha già inviato gli ispettori nell’istituto del napoletano.

“Con riferimento al caso relativo all’allontanamento da un’aula scolastica di un bambino autistico durante un evento sul bullismo, avvenuto lo scorso 7 febbraio nell’Istituto comprensivo Europa Unita di Afragola ed emerso successivamente grazie alla diffusione di un video, il Ministro Valditara si è prontamente attivato disponendo un’immediata ispezione all’interno della scuola, ispezione che si è già svolta in mattinata”, così riporta il Ministero dell’Istruzione e del Merito in una nota.

Frassinetti: “Necessarie verifiche su quanto accaduto”

“È gravissimo quello che è successo ad Afragola dove, durante un incontro organizzato per la giornata contro il bullismo, un ragazzino autistico sarebbe stato allontanato su indicazione della dirigente scolastica dalla palestra di una scuola secondaria di primo grado in cui si stava svolgendo l’iniziativa. La scuola è e deve essere sempre un luogo esempio di inclusione, soprattutto nei confronti degli studenti con fragilità. È ancor più sconfortante constatare che l’episodio si sia verificato durante un incontro che trattava di tematiche delicate come quella del bullismo. Chiederò al Ministero dell’Istruzione e del Merito che vengano fatte le necessarie verifiche su quanto accaduto e che vengano presi i relativi giusti provvedimenti”, questo il commento immediato di Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito.

La preside: “Ho sbagliato in buona fede”

“Ho sbagliato in buona fede, nei modi ma non nella mia intenzione che era quella di creare un ambiente per rasserenarlo un po’”. È stata questa la replica della preside della scuola ai microfoni di SkyTg24 che ha aggiunto che le sue intenzioni sarebbero state “interpretate male” e che il suo intento non era quello di “allontanare il bambino per la sua patologia”.

“Quando la mamma ci ha mostrato il video siamo rimasti scioccati – ha affermato Asia Maraucci, presidente dell’associazione “La battaglia di Andrea”, che ormai da anni si batte per i diritti dei diversamente abili. – ma la cosa che ci ha sconvolti di più è il silenzio che si è creato intorno ed il fatto che nessuno abbia detto nulla, che nessuno abbia contestato”. La donna ha chiesto supporto ad un avvocato che ha preso a cuore la situazione ed ha deciso di seguirla.