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Bianchi: la scuola italiana è eroica, fa sempre il suo dovere pure dove c’è la mafia

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“Io non vedo una scuola bloccata, io vedo una scuola che è capace di muoversi in tutto il Paese, io vedo scuole eroiche che in alcune aree contaminate dalla mafia tengono alta la bandiera dignità nazionale”: lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso del suo intervento al Mast di Bologna a conclusione dell’incontro sul rinnovo del nuovo progetto triennale (2022-2025) ‘Expeditions’.

Sbaglia chi dice che la scuola è “bloccata”

“Vedo scuole che senza dire ‘bao’ hanno accolto 30mila ucraini, grazie per questo e pretendiamo che qualcuno ci dica grazie per questo. Io credo che le scuole siano capaci di sperimentazione”, ha detto ancora il ministro.

Bianchi ha quindi tenuto a dire che “andando in giro per tutta l’Italia e trovo scuole che fanno esperienze bellissime, ma non siamo stati ancora capaci di farlo diventare l’immagine della scuola del nostro Paese. Io continuo a vedere che si parla di altre cose, ogni volta che c’è una cosa che non va bene diventa la scuola bloccata”.

La scuola è “aperta e inclusiva”

Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha quindi sottolineato che “la scuola su cui stiamo lavorando è una scuola aperta, che non ha paura di uscire, inclusiva, è una scuola affettuosa. Perchè nella scuola si costruiscono gli affetti. Quindi aperta, inclusiva e affettuosa”.

Secondo il ministro dell’Istruzione la scuola “deve essere accompagnata, da sola non ce la può fare. Una scuola che ha bisogno di vedere il territorio, che ha bisogno di costruirlo il territorio perché abbiamo imparato finalmente che la scuola è il perno fondamentale del territorio, non siamo un accessorio, non siamo un arredo urbano”.

“Siete il nostro presente, non il futuro”

“Adesso ragazzi vi dico una cosa che rimane qui – ha aggiunto il ministro rivolgendosi sempre agli studenti presenti al Mast -, io non sopporto più le frasi ‘siete il nostro futuro’, non le sopporto più. No, siete il nostro presente tutti insieme, poi ognuno è il proprio futuro e insieme siamo tutti il futuro. Spero anche io di essere il vostro futuro, lo spero con molta forza nonostante gli anni”.

“Non sentitevi sulle spalle anche il mio di futuro, tutti insieme siamo responsabili del futuro di questo Paese, di questa Europa, di questo mondo”, ha concluso Bianchi.

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