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Bimbo di dieci anni cade a scuola, prognosi di sette giorni. I genitori querelano la maestra: “Lo ha spinto e strattonato”

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Un caso particolare e controverso quello che ha avuto luogo in una scuola elementare di Trigolo, in provincia di Cremona. Un bimbo di dieci anni è caduto mentre si trovava tra le mura scolastiche, procurandosi varie ferite. I genitori non hanno dubbi: la colpa è della maestra. Questa non è stata accusata da loro di essere stata distratta, ma addirittura di aver provocato lei la caduta del piccolo alunno.

La vicenda è stata ricostruita da Fanpage.it. I genitori del bambino, che frequenta il quinto anno dell’istituto e abita nel vicino comune di Fiesco, hanno presentato una querela di parte a carico di una docente di sessant’anni presso la caserma dei Carabinieri di Castelleone. L’accusa è gravissima: secondo loro la maestra avrebbe spinto e strattonato violentemente l’alunno facendolo cadere rovinosamente a terra. Quest’ultimo, a causa delle molteplici ferite, è stato curato in ospedale: la prognosi è di sette giorni.

Come sono andate le cose?

I fatti sono davvero andati così? Come mai i genitori sono sicuri che la colpa dell’incidente dovrebbe ricadere sulla docente? Cosa è successo? Perché la maestra si sarebbe comportata in questo modo? Si tratta dell’ennesimo caso di genitori “iperprotettivi” che tendono ad incolpare fin troppo facilmente i docenti?

Nel frattempo, mentre si cerca di rispondere a queste domande, da parte della dirigenza della scuola c’è il massimo riserbo. “Al momento non ho commenti da fare in merito. La dirigenza scolastica verificherà come si sono svolti i fatti”, ha dichiarato a La Provincia di Cremona la preside del comprensorio scolastico Luigia Vita.

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