Continuano ad arrivare le segnalazioni alla nostra redazione di scuole impegnate nel blocco degli scrutini. Dopo Pistoia, Lucca e Palermo, è l’ora di Napoli, come segnalato dalla Scuola Media “Sant’Alfonso de Liguori”. Anche a Messina l’adesione allo sciopero degli scrutiini, in segno di protesta contro la riforma “Buona Scuola”, è altissima. Dalle prime notizie giunte tramite le RSU , possiamo confermare che in provincia di Messina il blocco degli scrutini si attesta tra l’80% e il 90% , con punte del 100% in alcuni Istituti superiori. A Torino, così come a Bologna, Bari, Genova, Roma, Livorno, Foggia e Latina centinaia di scrutini saltati ed insegnanti organizzati che si alternano lungo tutta la giornata e che addirittura scioperano anche in 2 o 3 per lo stesso scrutinio.
Anche a Rapallo, dove gli insegnanti del “Liceti” hanno bloccato gli scrutini previsti il 10 e 11 Giugno, la protesta contra la Riforma si fa sentire.
Momenti di tensione, invece, a Isernia. Al liceo artistico “Manupella”, il dirigente scolastico, contestando la regolarità della protesta, ha chiamato le forze dell’ordine e così a scuola sono arrivati polizia e carabinieri. Il braccio di ferro tra docenti e preside è comunque rientrato poco dopo in seguito ad un chiarimento e così gli insegnanti hanno potuto portare a termine la loro protesta.
Lo sciopero proseguirà anche nei prossimi giorni. Il 12, come segnalano i Cobas in una nota, sarà il turno dei docenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Val d’Aosta, in sciopero anche il 13; mentre spetterà all’Alto Adige chiudere la catena delle lotte il 17 e il 18 giugno
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