Lunga intervista al quotidiano “La Repubblica” per il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
L’esponente del governo Conte annuncia l’introduzione di una tassa sulla bevande zuccherate per finanziare l’università (clicca qui per maggiori approfondimenti).
Una battuta anche sull’Invalsi e sulle prove che da diversi anni sono svolte a scuola. Per Bussetti l’abolizione dei test “non è all’ordine del giorno”.
Le Prove Invalsi, che si tengono da alcuni anni nelle scuole di ogni ordine e grado, sono speciali test standardizzati, ovvero uguali per tutti, somministrati agli studenti italiani con lo scopo di valutare il loro livello di apprendimento.
Le prove Invalsi sono elaborate dall’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), un ente di ricerca di diritto pubblico, posto sotto il controllo del Miur e sono obbligatorie dal 2012.
Le prove Invalsi si tengono negli ultimi mesi dell’anno scolastico (tra Aprile e Maggio) e interessano le discipline fondamentali ovvero l’italiano e la matematica, e prevedono test a risposta chiusa (multipla) e domande a risposta aperta.
I gradi coinvolti nelle Rilevazioni Nazionali sono:
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