Bring Your Own Device (BYOD), in italiano vuol dire “porta il tuo dispositivo”, in altre parole è un espressione che descrive tutte quelle politiche aziendali che consentono agli impiegati di utilizzare i propri dispositivi personali in ambiente di lavoro ( in questo caso nelle scuole agli studenti ).
Il valore aggiunto del BYOD è proprio l’aspetto inclusivo, ovvero la possibilità di lavorare a scuola per lo studente con tutto quello che è possibile utilizzare anche a casa. Il proprio familiare strumento può essere sempre a disposizione, facilitando sicuramente l’apprendimento.
Non è necessario l’acquisto di software di cui solo la scuola è in grado di possedere la licenza, ma tool interoperabili il cui impiego è possibile senza vincoli di spazio e di tempo per ricreare un ambiente aumentato oltre l’aula.
Il BYOD come tutte le pratiche didattiche presenta pro e contro:
A favore:
Contro
Nell’appuntamento di oggi con la rubrica di consulenza scolastica, il prof. Lucio Ficara risponde ad alcune domande sulle graduatorie…
Oggi, 15 maggio, il tribunale collegiale di Budapest ha deciso la concessione degli arresti domiciliari per la…
“Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara avrebbe istituito una commissione per la revisione delle indicazioni nazionali e delle linee guida…
Nel corso dell’incontro politico sulle GPS che si è tenuto nella tarda mattinata di oggi,…
Si continua a parlare di giovani, di famiglie e di educazione. Cosa c'è che non…
Oggi, 15 maggio, la Commissione Cultura alla Camera ha svolto interrogazioni a risposta immediata su…