Dal seminario “Il mondo moderno a 150 anni dalla teoria di Maxwell. Esposizione a campi elettromagnetici, salute e sicurezza” che si è svolto il18 maggio 2015 nell’Aula Magna Didattica dell’Università di Catania, organizzato e promosso da AIAS (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), AEIT (Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni) e DIEEI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica), con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, l’ASP 3 di Catania, il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della provincia di Catania, emergono consigli sull’uso corretto di telefonini e tablet, oltre ad avvertimenti riguardanti la prolungata esposizione ai campi elettromagnetici.
Nel seminario si è affermato quanto segue: “ Le conoscenze scientifiche, oggi, non consentono di escludere l’esistenza di causalità tra l’esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali quando si fa un uso molto intenso per esempio del telefono cellulare. Un certo numero di studi epidemiologici suggerisce piccoli aumenti di rischio di leucemia infantile, associati all’esposizione a campi magnetici a bassa frequenza nelle abitazioni. Però, gli scienziati non sono in genere giunti alla conclusione che questi risultati riflettano una relazione di causa ed effetto tra l’esposizione ai campi e la patologia “.
Il problema dei rischi dovuti ai campi magnetici riguarda anche gli edifici scolastici, infatti, si ricorda che secondo il Consiglio d’Europa le tecnologie wireless rappresentano un “potenziale pericolo” per la salute pubblica, pertanto nelle scuole non dovrebbe essere permesso l’utilizzo di telefoni cellulari e dispositivi senza fili, ma dovrebbero venire promosse campagne per un “uso consapevole” di questi strumenti.
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