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Campionati italiani di geografia, premiati i vincitori di una materia affascinante: tanti giovani però non sanno neanche dove sta l’Ucraina

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Sabato 23 marzo si è svolta a Carrara – all’interno dell’Aula Magna dell’I.I.S. “Zaccagna- Galilei” – la premiazione dei Campionati italiani della geografia, ai quali hanno partecipato 2.800 studenti, più 50 di Open: circa 40 sono stati premiati con targhe, coppe, medaglie, materiale didattico e gadget. All’evento erano presenti rappresentanti di istituti di diverse città italiane: Roma, Napoli, Parma, Lucca, Reggio Calabria, Trento, Arezzo, Carpi, Teramo, Brescia, Como.

L’interesse per la disciplina si conferma altissimo. Mentre permangono le perplessità da parte dei cultori della materia, in particolare dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, che dalla nascita della classe di concorso A21 continua a lamentarsi per l’eccessivo allargamento dei titoli di studio per insegnare la materia, la quale ha permesso ai colleghi di Scienze di non perdere posto ma di sedersi in cattedra al posto dei geografi mettendo a rischio la qualità dell’insegnamento: oggi, infatti, il laureato in Scienze non ha competenze specifiche sulla disciplina ma può insegnarla.

Qualche settimana fa un docente romano di Geografia, Andrea Curti, ci ha inviato uno “sfogo”, che ha avuto tantissime condivisioni: nel documento-denuncia ha ricordato che “qualsiasi governo ci sia stato negli ultimi 30 anni non ha minimamente preso in mano la situazione per valorizzare una materia fondamentale come la Geografia. Anzi, progressivamente le ore scolastiche dedicate alla disciplina sono sparite quasi del tutto, con il “contentino” alle superiori dell’ora obbligatoria (stile religione) reinserita dalla ministra Maria Chiara Carrozza dieci anni fa”.

Con il risultato, ha sottolineato il deluso docente di Geografia, che “nel 2024, ci ritroviamo a parlare di Russia e Ucraina a ragazzi che non sanno minimamente dove si trovano le due nazioni anche a scala continentale, quali peculiarità e cultura hanno; Israele e Palestina idem, se poi si parla di Taiwan e Cina allora si scende nel grottesco”.

Ai campionati italiani – durante i quali si è valutata la preparazione geografica dei giovani – hanno partecipato ben 69 scuole secondarie di primo grado e 51 di secondo grado provenienti da 64 province e 19 regioni italiane, cui si aggiungerà una scuola croata in lingua italiana di Pola (Croazia) e, circa, 60 singoli cittadini, di ogni età, appassionati di geografia, che disputeranno il Campionato open.

I partecipanti hanno gareggiato su carte fisiche e politiche, su meridiani e paralleli, su Stati e confini, su difesa dell’ambiente e diritti umani, e altro ancora.

I primi tre studenti delle rispettive classifiche individuali (scuola secondaria di primo e secondo grado), insieme ai secondi classificati del loro Istituto e accompagnati da un loro docente, saranno ospiti del Parco Regionale delle Alpi Apuane e del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.

Il vincitore del Campionato Open soggiornerà al Parco dell’Appennino (assieme ad un accompagnatore).

L’istituto scolastico vincitore del miglior video (IISS “Galilei” di Poppi, in provincia di Arezzo) parteciperà, invece, al Festival delle Geografie che si svolgerà a Levanto (Sp) dall’11 al 14 aprile. 

Alla cerimonia – patrocinata dalla Regione Toscana e coordinata da Riccardo Canesi, ideatore ed organizzatore dei Campionati – hanno partecipato, tra gli altri, la sindaca di Carrara Serena Arrighi, il presidente della Provincia di Massa e Carrara Gianni Lorenzetti, e il comandante dell’Istituto geografico militare Massimo Panizzi.