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Canepina e il suo Museo diffuso

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A Canepina (Vt), il 29 Giugno 2012, alle ore 18.00 nel Museo delle Tradizioni popolari, l’istituto Comprensivo di Canepina presenta il progetto “Museo diffuso”, un “viaggio virtuale” tra i beni culturali e naturalistici del territorio. L’iniziativa, proposta dal Dirigente Scolastico, Simonetta Pachella, è stata sostenuta dal Sindaco della cittadina, Maurizio Palozzi, e dai docenti dell’Istituto Comprensivo, i quali per la realizzazione dei QRcode hanno fatto riferimento al prof. Giovanni Ginnasi e all’Associazione Casa del Fare – già impegnati nel progetto del Museo diffuso di Ronciglione.
Per molti mesi gli alunni delle classi IV e V della scuola primaria e della scuola media, coordinati dagli insegnanti, hanno svolto un accurato lavoro di ricerca su molti monumenti, chiese e palazzi della città, creando schede di informazione, che le loro stesse voci illustrano tramite file audio, accessibili ad eventuali visitatori.
Il risultato è di grande originalità, certamente un unicum del suo genere: gli stessi piccoli abitanti di Canepina sono diventati protagonisti di una narrazione storica della loro città, hanno coinvolto i familiari e sulle loro storie sono stati in grado di far rivivere alcuni angoli del loro territorio. 
Ed ecco, dunque, la realizzazione di ciò che si definisce come “museo diffuso”: non più solo la presentazione di informazioni storiche, architettoniche, artistiche di un sito, ma qualcosa che amplia il concetto di “museo” che non viene più visto come luogo delimitato e, forse, anche poco frequentato…
I bambini di Canepina, con questo lavoro, hanno concretizzato ciò che un Museo diffuso comunica per definizione: un’idea di più ampio respiro relativa alla valorizzazione dei luoghi, ma anche delle persone che quei luoghi vivono e delle loro stesse capacità creative che hanno contribuito a rendere quel territorio così particolarmente unico.
Il Museo diffuso di Canepina vede inoltre, come punto di forza, l’utilizzo di moderne tecnologie, come i QRCode e lo smartphone, strumenti ormai di uso comune, almeno tra i giovani.
I QRCode permettono una rapida decodifica di contenuti che, nel nostro caso, rimandano a pagine web, dotate di audio; tali codici, collocati su apposite segnaletiche accanto ai principali monumenti cittadini, permettono l’ulteriore informazione dettagliata relativa a quel monumento, costituita da un audio, alcune foto e un testo, tutti correlati tra loro; lo smartphone è in grado di scannerizzare il QRCode e di “raccontare” il monumento al turista.
I luoghi del Museo diffuso di Canepina comprendono: palazzi (il Castello degli Anguillara, il Convento dei Frati Carmelitani e il Museo delle Tradizioni popolari, il Palazzetto Farnese, la proprietà Rem Picci); luoghi sacri (la Collegiata S. Maria Assunta, la Madonna delle Grazie, Sant’Amanzio, San Michele Arcangelo, Santa Corona, il Santuario dell’Arcella, SS. Pietro e Paolo); fontane (la Fontana di Napoli, la Fontana di piazza del Comune, la Fontana di via Umberto I); monumenti (il Monumento ai Caduti della I e della II guerra mondiale e Il Castagno, monumento naturale di Canepina).
Alcuni disegni completano la panoramica della cittadina, nella sezione: Gli alunni disegnano Canepina… scorci del paese.   
Per il futuro si pensa anche di raccogliere tutto il lavoro su un CD, accompagnato da una breve pubblicazione illustrativa, come brochure di presentazione turistica di Canepina e del suo territorio.