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Caro libri, Uil Scuola riporta dati europei: gli stipendi non riescono a tenere il passo con i costi scolastici

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L’inizio della scuola rappresenta ogni anno un costo per le famiglie. Anche quest’anno i rincari sul materiale scolastico si fanno sentire. I libri scolastici aumentano due volte più velocemente dei salari di tutta Europa e il prezzo del materiale utile agli studenti come penne, matite, carta, gomme, temperamatite e forbici è salito del 13% tra gennaio e maggio 2023. Un aumento che segue quello dello scorso anno pari all’8%. Nel 2019 era stato dell’1,7%. Ad analizzare i dati, riportati dalla Uil Scuola, è l’Eurostat, nel contesto della crescente povertà infantile in Europa. il numero dei minori di 18 anni che vivono a rischio di povertà è infatti salito dal 23% al 25% tra il 2019 e il 2022. E aumentando il costo della vita crescono le difficoltà per le famiglie.

Sempre il sindacato riporta le parole di Eshter Lynch, segretaria generale della Ces (Confederazione europea dei sindacati): “L’inizio del nuovo anno scolastico è sempre impegnativo per le famiglie, ma quest’anno è particolarmente duro a causa dell’inflazione. I tagli ai budget scolastici hanno già imposto un ulteriore onere ai genitori e ora l’aumento del costo del materiale scolastico di base significherà che a un numero maggiore di bambini mancheranno gli elementi essenziali per l’apprendimento. Le persone hanno un disperato bisogno di un aumento salariale per far fronte al costo della vita e tutti i dati mostrano che l’inflazione è guidata da profitti in eccesso e non dai salari. Oltre al sostegno mirato per assistere i genitori, i governi devono anche agire per sostenere il diritto alla contrattazione collettiva in modo che i lavoratori ricevano una giusta quota dei profitti che creano”.