Gli insegnanti devono sempre informare le famiglie sull’andamento delle assenze degli studenti in età di scuola dell’obbligo, ma i genitori devono comunque vigilare sulla frequenza dei figli a scuola. In caso di negligenza, i genitori vanno infatti contro un loro dovere fondamentale. E’ questo il senso della sentenza della terza sezione penale della Cassazione, la n. 37400 dell’11 ottobre, che ha accolto il ricorso della procura contro la decisione del Giudice di Pace di Staiti Brancaleone con la quale era stato assolto un papà che non si era accorto delle assenze da scuola delle figlie minori. La Suprema Corte è voluta intervenire con durezza sull’importanza della frequenza regolare dell’obbligo scolastico: in pratica, la famiglia non può giustificarsi sostenendo che non è stata informata ufficialmente delle assenze.
Se invece lo studente se ne va a spasso invece di seguire le lezioni e il genitore fa finta di niente o comunque non interviene scatta la responsabilità: una colpa che stavolta, nella sentenza di Staiti Brancaleone, si tradurrà in nel conferimento di una multa. La prossima si potrebbe passare a conseguenze più pesanti.
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