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ChatGpt, Intelligenza Artificiale e didattica: verso un sistema formativo in cui il sapere si conquista in laboratorio

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ChatGpt è un’applicazione dell’intelligenza artificiale in grado di sostenere una conversazione e di superare brillantemente le prove per l’accesso agli studi universitari. Essa pone alla scuola la questione del suo divenire. Si tratta di un problema centenario, non ancora percepito da molti: “La continuità e la salvezza della società umana dipendono dalla scuola. A volte si vede nella scuola semplicemente lo strumento per tramandare una certa quantità massima di conoscenza alla generazione che sta formandosi. Ma questo non è esatto. La conoscenza è cosa morta; la scuola, invece, serve a vivere. Essa dovrebbe sviluppare nei giovani quelle qualità e quelle capacità che rappresentano un valore per il benessere della comunità. L’obiettivo deve essere l’educazione di individui che agiscano e pensino indipendentemente, i quali, tuttavia, vedano nel servizio della comunità il loro più alto problema di vita. Il risveglio e il rafforzamento di queste forze psicologiche nel giovane è il compito più importante della scuola. Intendo respingere l’idea che la scuola debba insegnare direttamente conoscenze specializzate e cognizioni che si dovranno usare poi direttamente nella vita. Le esigenze della vita sono troppo molteplici perché appaia possibile un insegnamento specializzato. La scuola dovrebbe sempre avere come suo fine che i giovani ne escano con personalità armoniose, non ridotti a specialisti. Lo sviluppo dell’attitudine generale a pensare e giudicare indipendentemente dovrebbe essere sempre al primo posto”.

La riflessione di Albert Einstein introduce alcune questioni. Una riguarda “La conoscenza è cosa morta”: come i gabbiani imprimono le loro impronte sulla sabbia, così le discipline lasciano sui libri la traccia dei loro avanzamenti; è occultata la vitalità dei processi di ricerca del sapere.

Il significato di “disciplina” è da arricchire: le conoscenze non devono essere isolate; è da valorizzare la loro connessione sia con i problemi di cui sono soluzione, sia con i procedimenti applicati per la loro scoperta.

Lo sviluppo dell’attitudine generale a pensare e giudicare indipendentemente” pone la seconda questione: la specificazione del significato di competenza. E’ da superare la sua ordinaria associazione a una prestazione; devono essere messe in risalto le sue componenti: le capacità/abilità e le conoscenze. Queste ultime sono “lo strumento e l’occasione” della progettazione educativa, mentre le qualità degli studenti sono il traguardo.

ChatGpt è un agente formidabile di transizione. L’abbandono di modelli d’insegnamento centrati sulla trasmissione delle conoscenze è inevitabile; si deve tendere verso un sistema formativo in cui il sapere è conquistato in laboratorio: gli studenti collaborano per risolvere i principali problemi disciplinari, praticando le diverse metodologie. 

Enrico Maranzana