Chi somministra a scuola i farmaci ai bimbi epilettici?

Queste considerazioni nascono dai primi risultati dell’Iniziativa Perfect, che sono stati pubblicati sul numero di gennaio dello European Journal of Paediatric Neurology e sono supportati da un Comitato Direttivo, composto da autorevoli epilettologi provenienti da sei paesi europei, tra cui Ettore Beghi dell’Istituto Mario Negri dall’Italia.
I risultati dell’iniziativa mettono in luce discrepanze nelle linee guida e nel quadro normativo generale a livello europeo, che dovrebbero assicurare ai bambini con crisi convulsive acute prolungate un trattamento rapido, sia in ospedale che in comunità.
Le crisi convulsive acute prolungate possono rappresentare una minaccia per la salute dei bambini affetti da epilessia, un disturbo neurologico che colpisce quasi un milione di bambini e adolescenti in Europa (circa 40.000 in Italia). Le evidenze indicano che il trattamento deve essere somministrato immediatamente se una crisi persiste per più di cinque minuti dall’insorgenza. Tuttavia, nel caso della scuola, la possibilità che un bambino riceva i farmaci d’emergenza dipende principalmente dalla presenza di personale disposto ad assumersi la responsabilità di somministrare il trattamento.
La maggior parte degli insegnanti spesso sceglie di non somministrare i farmaci d’emergenza per le crisi, a meno che non sia prevista una formazione o una disposizione specifica e preferisce invece chiamare un’ambulanza, causando possibili ritardi nel trattamento della crisi. “L’Iniziativa PERFECT ha confermato l’esistenza di discrepanze tra politiche e prassi nel trattamento delle crisi convulsive acute prolungate per i bambini in Italia”, spiega Beghi, capo del Laboratorio di Malattie Neurologiche presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. “Se le linee guida sono efficaci per il trattamento ospedaliero delle crisi convulsive acute prolungate, il quadro è spesso diverso in comunità.
Senza orientamenti chiari, sensibilizzazione e formazione sull’uso di farmaci d’emergenza per il trattamento delle crisi nei bambini affetti da epilessia, continueremo a osservare lacune nel trattamento d’emergenza delle crisi prolungate”. (Agi)

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