Home Alunni Combattere la dispersione scolastica per favorire il diritto-dovere all’istruzione

Combattere la dispersione scolastica per favorire il diritto-dovere all’istruzione

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La dispersione scolastica o “evasione scolastica” si riferisce all’insieme di comportamenti derivanti dall’ingiustificata e non autorizzata assenza di minorenni della scuola dell’obbligo.

In particolare la dispersione si riferisce al fenomeno nel suo insieme, mentre l’evasione si riferisce all’attività posta in essere, individualmente, dal minore.

Il termine descrive la frequente assenza degli studenti di propria volontà e non è da confondersi con le assenze per motivi di salute né con il doposcuola.

In ambito europeo il raggiungimento di specifici obiettivi formativi fissati nella Strategia Europa 2020 da parte dei Paesi membri va da tempo assumendo un rilievo sempre maggiore, tanto che il Consiglio europeo ha individuato come prioritari gli interventi da realizzare nel settore educativo.

In tale contesto, sul tema della “dispersione scolastica” l’indicatore utilizzato per la quantificazione del fenomeno è quello degli early leaving from education and training (ELET) con cui si prende a riferimento la quota dei giovani tra i 18 e i 24 anni d’età con al più il titolo di scuola secondaria di I grado o una qualifica di durata non superiore ai 2 anni e non più in formazione.

In tale contesto gli “Early School Leavers” (sempre definizione europea) sono i 15-24enni che hanno abbandonato gli studi prima del raggiungimento dell’obbligo scolastico (in Italia fissato ai 16 anni) o dopo l’età dell’obbligo, ma senza conseguire un titolo di studio valido (qualifica professionale o persino la licenza media).

In termini assoluti e relativi, questi ragazzi, i cosiddetti “dispersi”, sono sempre di meno.

Diminuisce la media italiana e diminuisce in molte regioni, anche al Sud, dove da sempre il fenomeno è più forte.

In Italia per far fronte al problema dispersione scolastica è stata istituita dal decreto legislativo 15 aprile 2005 n.76 l’Anagrafe Nazionale degli Studenti (ANS).

Con l’istituzione dell’ANS si è voluto favorire la realizzazione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione e la vigilanza sull’assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo, in relazione ai percorsi scolastici, formativi e di apprendistato degli studenti, a partire dal primo anno della scuola primaria.

Successivamente, il decreto ministeriale n. 74/2010 ne ha dato completa attuazione e ha definito le caratteristiche e le modalità di acquisizione delle informazioni sugli alunni, nonché le diverse modalità di accesso e fruibilità da parte dei soggetti individuati normativamente.