Disgrafia è un termine composto da due parole greche: ”Dys” che significa ”difficoltà con ”o “povero” e ”graphia” ovvero scrittura, quindi si intende una difficoltà con la scrittura.
Inizialmente, nel 1940, questa patologia fu definita agraphia, termine ideato dal medico austriaco Josef Gerstmann. Successivamente, H. Joseph Horacek, nel suo libro Brainstorms, descrisse l’agrafia non come caratterizzata da una totale incapacità nello scrivere, ma dalla presenza di carenze nell’ambito della scrittura.
Un alunno disgrafico può manifestare le sue difficoltà in molti modi:
Questi sono solo alcuni degli aspetti che possono contribuire a rendere la scrittura scarsamente leggibile.
Inoltre le “abilità di base” particolarmente compromesse in questo tipo di disturbo afferiscono all’area dello sviluppo psicomotorio quali:
"Pur non sottovalutando le offese rivoltemi in quanto antifascista, spiacevoli ma non originali, sono convinta…
Un aspirante del personale Ata che ha già un servizio di 23 mesi e 16…
Riceve periodicamente minacce e pesanti insulti la preside Annalisa Savino, dirigente del liceo scientifico Leonardo…
Il Ministero dlel'Università e Ricerca ha pubblicato il Decreto Ministeriale n. 627 contenente le modalità e…
Scade alle ore 12 del 3 magigo 2024 il termine per presentare domanda per accedere…
La consueta scadenza del 31 marzo per la rilevazione dei permessi di cui alla legge…