In diverse regioni è stata avviata la procedura per la designazione degli “esperti” che faranno parte dei comitati di valutazione.
Ma l’operazione si presenta complicata e dagli esiti incerti.
Intanto un primo dubbio riguarda le competenze degli esperti che verranno nominati.
Il bando dell’Usr del Piemonte, per esempio, è aperto a dirigenti scolastici e a docenti a tempo indeterminato oppure in pensione da non più di tre anni, ma non prevede la formazione di una graduatoria degli aspiranti esperti.
Va anche detto che le condizioni previste non sono tali da incentivare l’assunzione dell’incarico: il bando infatti specifica che agli esperti non solo non spetterà alcun compenso ma neppure potrà essere riconosciuto il rimborso delle spese.
C’è da credere che – a queste condizioni – non sarà facilissimo trovare personale disponibile ad accettare un incarico che si preannuncia delicato e anche impegnativo.
Vedremo fra qualche settimana in che modo il Ministero riuscirà a superare questo ostacolo.
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