Il dibattito sui compiti per le vacanze è sempre stato negli ultimi anni molto centrale in questo periodo estivo. Quest’anno, dopo la didattica a distanza, il tema sembra essere passato un po’ in sordina. Ma non per gli studenti che hanno avuto una valanga di compiti assegnati dai loro insegnanti. Ma soprattutto anche i compiti per le vacanze sono entrati nel mondo digitalizzato.
In base ad una ricerca condotta da Skuola.net, solo 1 ragazzo su 4, infatti, dice che gli esercizi assegnati sono più o meno in linea col passato. Mentre nell’altro 75% dei casi l’impegno richiesto sarà differente, quasi sempre maggiore: 6 su 10 avranno molti più compiti in tutte le materie, invece il 30% è stato invece ‘graziato’ ma solo da pochi professori, solamente per il 10% il lockdown ha portato a uno sconto sui compiti.
Sembra poi esserci quest’anno la “moda” dei compiti personalizzati: in questo caso le assegnazioni individuali sono state mirate a far recuperare gravi lacune o per punire chi ha approfittato della didattica a distanza per andare in vacanza, almeno con la mente, in anticipo.
Ricordiamo che a partire dal 1° settembre, prenderanno avvio le attività didattiche di recupero indirizzate soprattutto agli studenti che hanno avuto difficoltà nel corso dell’anno scolastico precedente.
A proposito di didattica a distanza, sembra che la modalità con cui si è concluso l’anno scolastico passato abbia trascinato molti più aspetti della vita scolastica di quanto possiamo immaginare. Compiti per le vacanze compresi: il 57% dei ragazzi ha infatti ricevuto i compiti via mail o comunque online da tutti i professori, il 38% dalla maggior parte degli insegnanti, appena al 5% è stata comunicata (come sempre) a voce seppur a distanza.
Anche la consegna dei compiti in classe ha seguito lo stesso percorso dell’assegnazione: in 3 casi su 4 i docenti aspettano gli esercizi prima del ritorno a scuola, nella propria casella di posta elettronica o comunque in un archivio online indicato. Solo 1 insegnante su 4 rimane legato alla classica consegna a mano.
Infine, la ricerca evidenzia che più di 1 su 10 già sa che anche la correzione avverrà via web, con delle sessioni dedicate durante il mese di settembre.
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