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Componenti commissioni concorso a cattedra, il Miur ha inviato la proposta al Cnpi

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Come preannunciato all’interno del nostro quindicinale cartaceo, il Miur ha predisposto e già inviato al Consiglio nazionale della pubblica istruzione lo schema generale relativo all’ordinanza utile alla formazione delle commissioni giudicatrici del concorso a cattedra per 11.542 posti (scadenza domande 7 novembre) e del decreto riguardante i requisiti minimi richiesti.
Il Cnpi dovrà rispondere entro il 15 novembre. In tal modo, i candidati (docenti universitari, Afam, dirigenti tecnici e scolastici per fare i presidenti e docenti da cinque anni per fare i commissari), potranno presentare la domanda (salvo cambiamenti) a partire dal 20 novembre e sino al 4 dicembre 2012.
Entrando nelle specifico, i presidenti delle commissioni esaminatrici verranno prescelti tra le seguenti categorie: professori universitari, i docenti Afam, i dirigenti scolastici e i dirigenti tecnici che aspirano ad essere nominati Presidenti delle commissioni giudicatrici devono possedere un’anzianità nel rispettivo ruolo di almeno tre anni.
Per quanto riguarda i concorsi nella scuola dell’infanzia e primaria, gli aspiranti presidenti devono anche aver insegnato o insegnare nei corsi di Laurea in Scienze della formazione primaria (professori universitari); aver diretto per almeno un triennio o dirigere una istituzione scolastica presso la quale sono attivati percorsi di scuola dell’infanzia o primaria o provenire dai ruoli dei docenti della scuola dell’infanzia o primaria (dirigenti scolastici); appartenere allo specifico settore (dirigenti tecnici)
Per quel che concerne i componenti delle commissioni, il Miur ha proposto al Cnpi che debbano essere di ruolo ed aver prestato servizio, di ruolo o non di ruolo, per almeno cinque anni nella scuola dell’infanzia o primaria, ovvero nella scuola secondaria di I grado e II grado nella classe di concorso cui si riferisce il concorso; aver prestato gli ultimi tre anni di servizio effettivamente e continuativamente nella stessa istituzione scolastica, salvo i casi di trasferimento d’ufficio per soprannumerari età; essere stati immessi in ruolo da graduatoria di concorso per titoli ed esami ovvero, in caso di immissione attraverso la graduatoria di cui all’articolo 401 del Testo Unico, essere risultato idoneo allo specifico concorso ordinario, aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento attraverso il corso di laurea in Scienze della formazione primaria, le scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario, i bienni accademici di secondo livello (Afam).
Inoltre, i candidati devono essere in possesso di almeno due dei seguenti requisiti: dottorato di ricerca coerente con la tipologia di insegnamento ; altra abilitazione oltre a quella utile per l’immissione in ruolo; altra laurea specialistica o magistrale, diploma di perfezionamento post laurea, master universitario con esame finale, coerente con gli insegnamenti del concorso; diploma di specializzazione sul sostegno agli alunni con disabilità; diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di 1 o 2 livello con esame finale, nell’ambito dei bisogni educativi speciali; diploma di perfezionamento post diploma o post laurea, master universitario di 1 o 2 livello con esame finale, nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e comunicazione (TIC); livello C1 nella conoscenza di una lingua straniera comunitaria
Nella proposta vengono definiti anche i criteri di scelta dei candidati: presidenti e i commissioni giudicatrici saranno scelti per sorteggio. La domanda può essere presentata solo nella regione di servizio. Per coloro sono in pensione vale la residenza.