Alle 8,50 di oggi, 23 settembre, è arrivato l’equinozio d’autunno, quando cioè cade l’aequa nox, cioè la notte uguale al giorno. Questo particolare momento dell’anno si ripete solo due volte: l’altro equinozio segna l’inizio della primavera, il 21 marzo.
Ciò significa anche che per chi si trova all’equatore nel giorno degli equinozi il sole si trova esattamente allo zenit, a 90 gradi rispetto alla superficie terrestre, e può osservare gli oggetti sul terreno non proiettare ombre.
E da oggi le giornate incominceranno ad accorciarsi con la luce fino al prossimo solstizio (sol stat, il sole si ferma) d’inverno, il 22 dicembre, quando riprenderanno ad allungare.
“Alle 8:50 del 23 settembre il Sole, nel suo movimento apparente lungo l’eclittica cioè la proiezione in cielo dell’orbita terrestre, ha attraversato l’equatore celeste da Nord a Sud”, osserva l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project.
“Da quel momento la notte inizia a prevalere, prendendosi una rivincita rispetto alla stagione estiva. Questo ovviamente farà un po’ contenti e gli astronomi, che avranno più tempo per ammirare il cielo, ma scontenterà molti altri”.
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