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Concorsi: consigli sulla forma linguistica

Le maiuscole
Attenzione a non usare le maiuscole a sproposito; personalmente vi suggeriamo di usarle il meno possibile; non scrivete "il Collegio dei Docenti" o "il Piano dell’Offerta Formativa": è davvero eccessivo ! Riservate le maiuscole a pochi casi essenziali; usatele invece per indicare lo "Stato" (inteso come nazione) o il "Paese" per significare l’Italia. Comunque sia, riprendete in mano una buona grammatica italiana e andatevi a rivedere i casi in cui l’uso della maiuscola è obbligatorio.

Le virgolette
Anche per le virgolette, non abbondate troppo …
Usatele per riportare una citazione (ma solo se siete sicuri che le parole siano esattamente quelle, altrimenti è meglio riportare il pensiero dell’autore citato usando parole vostre); per il resto fatene a meno ogni volta che potete.
Certo è che le virgolette sono pressochè obbligatorie quando si utilizza un’espressione gergale o del linguaggio comune, ma francamente c’è da chiedersi per quale motivo si debbano usare in un tema tali espressioni !

Le citazioni
A proposito di citazioni, fate attenzione.
Non dite che "Dewey ha sottolineato l’importanza del rapporto scuola-società": si tratta di una affermazione un po’ banale dal momento che Dewey non è l’unico ad aver evidenziato questo problema; i riferimenti – per avere un senso – devono essere precisi e circostanziati, altrimenti è meglio evitarli; potete ad esempio scrivere che "è soprattutto a partire da Dewey che la pedagogia occidentale mostra attenzione nei confronti del rapporto interattivo che intercorre fra scuola e società".

Le abbreviazioni
Evitate di scrivere art. per indicare l’articolo di una legge e non scrivete TV per indicare la televisione.
In alcuni casi le sigle possono essere consentite soprattutto se si tratta di acronimi (per esempio Irrsae e Dpr) entrati ormai nell’uso comune e che stanno al posto di un termine particolarmente lungo (Istituto regionale per la ricerca, la sperimentazione e l’aggiornamento educativi).

I termini stranieri
I puristi sostengono che le parole straniere vanno rigorosamente escluse o quasi; senza cadere in questi eccessi (sarebbe ridicolo scrivere "diporto" al posto di "sport" !) fate attenzione a non eccedere (ma è evidente che soprattutto in alcuni campi l’inglese tecnico è pressochè insostituibile: termini come bit, bytes e provider possono essere accettati, mentre altre espressioni possono essere ottimamente sostituite con parole italiane).

In ogni caso, per quanto riguarda la forma linguistica cercate di seguire la regola aurea della moderazione e dell’equilibrio: evitate gli eccessi di ogni genere e non cercate di essere originali a tutti i costi.
Leggendo il vostro testo l’esaminatore non deve sbuffare di noia – è vero – ma non deve neppure irritarsi per i vostri eccessi.

Reginaldo Palermo

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