Concorso a Ds in Lombardia: troppe le differenze valutative fra prima e seconda correzione?

E’ molto probabile che l’inevitabile conseguenza sarà quella di esercitare il diritto di accesso ai documenti amministrativi. I candidati esclusi dalla seconda correzione vorranno vedere come elaborati valutati nella prima correzione “nettamente negativi“, possano essere stati considerati più che sufficienti nella seconda correzione, mentre i loro scritti valutati in prima battuta sufiicienti non lo sono stati più con la ricorrezione. Si ricorda che più un centinaio di ex idonei a causa della seconda correzione non è stato ammesso all’orale.
A tal proposito negli appunti di giurisprudenza della UIL a cura di Domenico Naso si può leggere: “Il Tar Lazio con la sentenza n. 32103/2010, ha stabilito che, in caso di concorso pubblico, il diritto di accesso ai documenti amministrativi prevale sul diritto alla riservatezza, Pertanto, i partecipanti ad un concorso possono accedere ai verbali, alle schede di valutazione ed agli elaborati degli altri candidati senza che il diritto alla riservatezza degli altri candidati ne risulti leso. Infatti, come si legge nella parte motiva della sentenza: “i concorrenti, prendendo parte alla selezione, hanno evidentemente acconsentito a misurarsi in una competizione nella quale la comparazione dei valori costituisce l’essenza…”. Inoltre questi atti, una volta acquisiti alla procedura, escono dalla sfera personale dei partecipanti“.
Si ricorda che nella prima correzione furono ammessi alla prova orale 476 candidati, di cui 406 entrarono nella graduatoria di merito, poi annullata per la questione delle buste trasparenti. Oggi i numeri sono cambiati, ma in particolar modo è cambiato il rapporto tra ex idonei e ex non idonei della prima correzione. Infatti, facendo un primo approssimativo conteggio (con una tolleranza massima di errore del 5%) abbiamo circa 604 ammessi alla prova orale, tra i quali dovrebbero esserci 124 ex idonei bocciati e ben 252 ex bocciati (prima correzione) promossi alle fasi successive del concorso. Questi dati potrebbero far scatenare nuove ondate di ricorsi amministrativi, visto che elaborati prima valutati meno di 7/30, ora sono diventati almeno dei 21/30. Prodigi delle griglie di valutazione? Non rimane che attendere i futuri sviluppi concorsuali.

Aldo Domenico Ficara

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