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Concorso a Ds: metà dei posti ai prof incaricati e punteggio aggiuntivo ai vicari

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L’A.N.Co.Di.S., l’Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici, sta chiedendo alla ministra Valeria Fedeli di stabilire un adeguato punteggio per gli anni svolti per la collaborazione e il servizio reso in qualità di collaboratore o vicario del preside. In pratica, come anche un comunicato Anief fa presente, per l’assegnazione delle nuove dirigenze scolastiche dovrebbe essere previsto un concorso con il 50% dei posti annualmente vacanti e il 50% da assegnare tramite graduatorie degli incarichi di Presidenza: una sorta di doppio canale, come si fa per le Gae dei docenti, con possibilità di accedere a un corso-concorso per chi ha svolto almeno 36 mesi di incarico.

Riservare dunque, dicono i collaboratori dei dirigenti, una parte dei posti vacanti a chi ha già dimostrato nelle scuole di avere doti organizzative e di gestione delle risorse umane.

In caso contrario, viene minacciata la possibilità di avviare un ricorso apposito per questi docenti-collaboratori.

 

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L’A.N.Co.Di.S.specifica infatti: “nel prossimo bando  deve essere stabilito un adeguato punteggio per gli anni svolti per la collaborazione ed, in caso di esito favorevole, il servizio reso deve avere il riconoscimento di stage formativo certificato dal DS titolare della scuola nella quale il docente ha prestato la collaborazione”.

“Per l’assegnazione delle dirigenze scolastiche – continua A.N.Co.Di.S. – proponiamo il criterio del concorso sul 50% dei posti annualmente vacanti (procedura lunga, complessa e bersagliata dai ricorsi ma che dà chance a tutti), e il 50% dalle graduatorie degli incarichi di Presidenza: una sorta di doppio canale come si fa per le Gae dei docenti, con possibilità di accedere ad un corso concorso per chi ha svolto almeno 36 mesi di incarico (per adempiere al dettato costituzionale per l’immissione in ruolo, dopo aver formalmente superato un concorso)”.