L’ultimo concorso a cattedra, per assumere 63.712 docenti nel triennio 2016/18, verrà ricordato per la lentezza e perché non assegnerà mai 1 posto su 3.
Secondo il bilancio provvisorio di Tuttoscuola, dopo le ultime pubblicazioni delle graduatorie di merito degli uffici scolastici regionali di Lombardia e Lazio, le procedure concorsuali concluse hanno infatti riguardato l’assegnazione relativa ad appena 32.061 posti (50,3%).
Ma non tutti quei posti saranno coperti perché – osserva la rivista – a causa del numero ridotto di vincitori rispetto ai posti a concorso, rimarranno vacanti 11.265 posti (35,1%), mentre potranno essere assegnati a vincitori 20.796 posti.
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Se la percentuale di posti vacanti sarà confermata per le restanti procedure, la proiezione finale arriverà a quota 22.394, più di un terzo dei 63.712 posti messi complessivamente a concorso. Le procedure concorsuali concluse sono, a oggi, 1.133, il 76% del totale previsto.
Si tratta, per la maggior parte, di concorsi minori con un numero molto ridotto di posti a concorso. A causa probabilmente delle difficoltà incontrate nella costituzione delle commissioni esaminatrici (con dimissioni, sostituzioni e integrazioni) – commenta ancora la rivista – molti Usr, soprattutto del Centro Italia, hanno concluso un minor numero di procedure concorsuali: l’Usr Lazio è una di quelle più in ritardo, avendone ha concluse appena 55 su 98 (56%). Fuori tempo massimo anche diverse commissioni delle altre regioni.
Ecco il quadro sintetico di quelle che hanno terminato: la Toscana 60 su 87 (69%), la Campania 89 su 100, la Calabria 75 su 87 (86,2%), il Piemonte 75 su 87 (86,2%), la Lombardia 88 su 103 (85,4%), la Sicilia 80 su 96 (83,3%).
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