L’ANAPS, pur esprimendo soddisfazione per la proposta di un concorso riservato per gli Irc dell’ On. Frate (M5S ), non può non sottolineare alcuni lati generici che lasciano in ombra gli elementi fondamentali di un eventuale bando. Per esempio il richiamo generico all’abilitazione senza specificare la necessaria idoneità diocesana. Inoltre potrebbe essere una trappola che snaturerebbe la natura di un concorso riservato se la tabelle dei titoli dovesse prevalere sui servizi.
Ci porterebbe ad un concorso ordinario mascherato. Noi continueremo sempre a vigilare perché abbiamo chiesto un vero riservato e diffidiamo di chi si fa improvvisamente paladino di un riservato senza esplicitarne gli elementi che caratterizzano un vero riservato.
Non vorremmo che nelle pieghe di una proposta così generica, si nascondesse lo stesso inganno del concorso del 2004 che venne interpretato come riservato al Sud e Ordinario al Nord con i risultati che sappiamo. Ricordiamo che una eccessiva valutazione dei titoli e servizi sarebbe troppo penalizzante anche per i colleghi delle diocesi meridionali che hanno già superato un concorso e che sono in sevizio da anni.
Angela Loritto
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